Teatri di Parma
Teatri storici
[modifica | modifica wikitesto]Teatro Regio
[modifica | modifica wikitesto]Teatro d'opera della città, situato in pieno centro in strada Garibaldi, a due passi dal Palazzo della Pilotta e dalla Basilica di Santa Maria della Steccata, è considerato uno tra i più importanti teatri di tradizione[1] in Italia. Fu costruito a partire dal 1821 su progetto dell'architetto di Corte Nicola Bettoli, per volere della duchessa Maria Luigia, al cui cospetto fu inaugurato con la Zaira di Vincenzo Bellini il 16 maggio 1829. La facciata neoclassica si sviluppa su un portico architravato, mentre all'interno il foyer dà accesso al ridotto ed alla platea ellittica del teatro; su quest'ultima si innalzano quattro ordini di palchi e il loggione, decorati nel 1853 da Girolamo Magnani, mentre al soffitto, affrescato da Giovan Battista Borghesi, è appeso un enorme lampadario dell'epoca. Si conserva ancora il raro sipario dipinto, anch'esso opera del Borghesi. Simbolo della passione melodrammatica della città e massimo teatro cittadino, è ancora oggi sede di rappresentazioni liriche, concertistiche e di danza con artisti di livello nazionale ed internazionale.[2]
Teatro Farnese
[modifica | modifica wikitesto]Antico teatro di Corte, è situato all'interno del maestoso Palazzo della Pilotta. Fu costruito a partire dal 1617 da Giovan Battista Aleotti detto l'"Argenta", coadiuvato da Giovan Battista Magnani, per volontà del duca Ranuccio I Farnese. Fu inaugurato nel 1628 in occasione del matrimonio tra il duca Odoardo I Farnese e Margherita de' Medici con uno sfarzoso spettacolo allegorico-mitologico, culminato in una grandiosa naumachia nella cavea allagata. Fu realizzato interamente in legno ricoperto di stucco dipinto per simulare il marmo ed arricchito da numerose statue in gesso di Luca Reti ed affreschi di Giovan Battista Trotti detto "Malosso", Lionello Spada, Sisto Badalocchio, Antonio Bertoja e Pier Antonio Bernabei, ma fu quasi completamente distrutto da un bombardamento aereo del maggio 1944. Venne ricostruito tra il 1956 ed il 1960, secondo i disegni originali. Considerato uno dei primi teatri[3] ad essere dotato di un arco di proscenio permanente, fu il primo teatro europeo a scena mobile. Inserito all'interno del percorso della Galleria Nazionale, dopo un'inattività durata tre secoli, il teatro è tornato recentemente ad ospitare rappresentazioni concertistiche e teatrali del Teatro Regio di Parma.[4]
Teatro del Convitto nazionale Maria Luigia
[modifica | modifica wikitesto]Piccolo teatro privato, è situato all'interno del Palazzo Imperiale dell'Arena. Fu costruito tra il 1821 e il 1829 su progetto dell'architetto di Corte Nicola Bettoli, per volere della duchessa Maria Luigia. Decorato sulla balconata e sul soffitto con affreschi ottocenteschi dipinti da Giovanni Gaibazzi, l'ambiente a pianta rettangolare conserva il sipario originale, realizzato da Girolamo Magnani.[5]
Teatrino di Villa Petitot
[modifica | modifica wikitesto]Raro esempio di teatrino privato settecentesco ancora integro, è situato all'interno del sottotetto di Villa Petitot nella frazione di Marore, alle porte della città. Fu costruito nella seconda metà del XVIII secolo in stile neoclassico dall'architetto Ennemond Alexandre Petitot, che vi si esibì privatamente per alcuni anni con la compagnia "Società Petitot". Ancora arredato con i mobili originari, l'ambiente conserva il palcoscenico sopraelevato coperto sulle pareti e sul soffitto da pannelli lignei interamente dipinti, arricchiti da colonne perimetrali in finto marmo; il fondale, visibile attraverso le ante rimovibili dello scenario, è decorato con un affresco raffigurante un paesaggio di città; di particolare pregio risulta il finto velario di copertura, retto da putti.[6]
Principali teatri cittadini
[modifica | modifica wikitesto]Auditorium Niccolò Paganini
[modifica | modifica wikitesto]Auditorium destinato ad ospitare concerti, eventi e spettacoli di contenuto musicale, è situato fuori dal centro storico cittadino, all'interno del Parco Eridania con ingresso su via Toscana. Fu progettato dall'architetto Renzo Piano ed inaugurato nel 2001, recuperando le precedenti strutture industriali dello zuccherificio Eridania, nel rispetto della morfologia dell'edificio esistente. Costituito da una grande sala dalla capienza di 780 persone, ogni anno ospita la stagione concertistica del Teatro Regio; è inoltre parte integrante del Centro congressi del Comune di Parma, che comprende complessivamente 6 sale polifunzionali, con una capacità totale di 1.600 posti.[7]
Teatro Due
[modifica | modifica wikitesto]Teatro di proprietà pubblica, è situato sul Lungoparma. Fu costruito nel 1902 con la funzione di Bagno pubblico, ma subì una completa trasformazione e numerosi cambi di destinazione nei decenni successivi, finché dal 1970 venne occupato dalla "Compagnia del collettivo", trasformata in seguito nella compagnia del Teatro Stabile di Parma. Nel 2011 fu recuperato il retro della struttura con la realizzazione di un anfiteatro all'aperto da 780 posti.[8] Il Teatro Due viene considerato un punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale ed internazionale.[9]
Teatro al Parco
[modifica | modifica wikitesto]Teatro pubblico, è situato all'interno del Parco Ducale. Fu costruito tra il 1939 e il 1941 quale sede di esposizioni fieristiche, che vi si tennero per circa quarant'anni,[10] e nel 1987 fu trasformato nella sede della "Compagnia delle Briciole". Ristrutturato nei primi anni del 2000, comprende una sala da 400 posti a sedere ed una da 150.[11] È stato il primo teatro in Italia quale Centro Stabile di Produzione, Programmazione e Ricerca Teatro Ragazzi e Giovani, poi diventato Teatro Stabile di Innovazione, gestito dal 2007 da Solares Fondazione delle Arti.[12]
Palaverdi
[modifica | modifica wikitesto]Enorme auditorium, è situato all'interno dell'area fieristica della città. Noto originariamente come Palacassa, fu costruito nel 2001 su progetto dell'architetto Carlo Quintelli. Capace di accogliere 5 000 persone sedute e 6 000 in piedi, nelle sue 8 sale ospita convegni, seminari e grandi eventi di spettacolo e cultura.[13][14]
Teatro Giovannino Guareschi
[modifica | modifica wikitesto]Edificio teatrale in attesa di apertura, è situato accanto al parco Pellegrini, tra viale Tanara e viale Mentana. Il suo cantiere, avviato nel 2008 ed in buono stato di avanzamento, è fermo da anni in attesa di ulteriori finanziamenti.[15] Il progetto prevede un teatro con 600 posti a sedere ed un'arena estiva da 300 posti. Proporrà stagioni di teatro popolare parmigiano interamente in lingua dialettale.[16]
Altri teatri cittadini
[modifica | modifica wikitesto]Teatro Cinghio
[modifica | modifica wikitesto]Piccolo teatro, è situato in largo 8 marzo, nel quartiere Montanara. Fu fondato nel 1985 all'interno del fienile di un'antica corte rurale, con una capienza di 120 posti al chiuso e 150 nell'arena estiva. Gestito come il Teatro al Parco da Solares Fondazione delle Arti, ospita un'importante rassegna annuale di musica da camera.[17]
Nuovo Teatro Pezzani
[modifica | modifica wikitesto]Teatro del quartiere Oltretorrente, è situato in borgo San Domenico, laterale di Strada Bixio. Fu costruito negli anni cinquanta del secolo scorso e ristrutturato nel 1991. Può ospitare fino a 493 spettatori ed è la sede del centro di produzione teatrale "Compagnia dei Borghi".[18]
Teatro del Tempo
[modifica | modifica wikitesto]Piccolo teatro del quartiere Oltretorrente, è situato in borgo Cocconi, laterale di strada D'Azeglio. Fu fondato nel 1992. Può ospitare fino a 99 spettatori e, nonostante le modeste dimensioni, offre una ricca stagione che si prefigge di valorizzare giovani talenti nel campo della prosa e della musica.[19]
Associazione culturale Campagna & Città
[modifica | modifica wikitesto]Associazione culturale, ha sede in strada XX Settembre, laterale di strada Garibaldi. Rappresenta dal 2015 l'evoluzione del soppresso Theatro del Vicolo, riproponendosi di offrire l'opportunità di avvicinarsi allo studio e alla pratica dell'arte teatrale, della poesia, del canto e della musica strumentale.[20]
Europa Teatri
[modifica | modifica wikitesto]Associazione culturale, ha sede in via Oradour, laterale di via Sidoli, nel quartiere Lubiana. Si ripropone di offrire la divulgazione del sapere teatrale attraverso ricerca, prosa, cabaret e rassegne di danza.[21]
Teatro del Cerchio
[modifica | modifica wikitesto]Teatro di recente edificazione, è situato all'interno della scuola Anna Frank in via Pini, laterale di via Emilia Ovest. Costruito negli anni novanta del secolo scorso e successivamente ristrutturato, le sue gradinate ad arena possono accogliere 200 spettatori. Si ripropone di offrire spettacoli ma anche di costituire una piccola scuola di teatro.[22]
Auditorium Toscanini
[modifica | modifica wikitesto]Sala civica del Comune di Parma, è situato all'interno dell'omonima scuola, in via Cuneo, nel quartiere San Leonardo. Capace di contenere fino a 210 persone, offre spettacoli di vario genere.[23]
Teatro Lenz
[modifica | modifica wikitesto]Teatro sede dell'associazione culturale "Lenz Fondazione", ha sede in via Pasubio, nel quartiere San Leonardo. Fu costruito negli anni trenta del secolo scorso quale edificio industriale e ristrutturato nel 1989 e nuovamente nel 2001. Le sue due sale rappresentano un luogo di produzione culturale, di sperimentazione e formazione teatrale.[24]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Teatri di Tradizione, su spettacolodalvivo.beniculturali.it. URL consultato l'8 dicembre 2016.
- ^ Teatro Regio, su teatroregioparma.org. URL consultato il 21 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2015).
- ^ Dopo il Teatro Olimpico di Andrea Palladio
- ^ Teatro Farnese, su turismo.parma.it. URL consultato il 21 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2014).
- ^ Teatro del Convitto Nazionale Maria Luigia - Parma, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 9 aprile 2017.
- ^ Le dimore storiche.
- ^ Auditorium Paganini, su teatroregioparma.org. URL consultato il 6 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2015).
- ^ INAUGURATA PIAZZA WILLIAM SHAKESPEARE. L’ANFITEATRO OSPITERA’ I GRANDI EVENTI DEL POESIA FESTIVAL, su comune.parma.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ Teatro Due, su cultura.comune.parma.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ Storia di ieri. Le trasformazioni urbane 1927-1945, su parmaelasuastoria.it. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2016).
- ^ Teatro al Parco, su parmacultura.it. URL consultato il 21 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- ^ Teatro delle Briciole [collegamento interrotto], su solaresdellearti.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ PALACASSA, su mconline.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ Palaverdi. Parma convention center, su turismo.comune.parma.it. URL consultato il 5 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2019).
- ^ Teatro dei Dialetti, Parma, su wikispesa.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ Teatro della cultura popolare "Giovannino Guareschi": lavori nei tempi previsti, su comune.parma.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ Teatro Cinghio, su cultura.comune.parma.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ il teatro, su nuovoteatropezzani.it. URL consultato il 21 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2015).
- ^ Teatro del Tempo, su teatrodeltempo.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ Associazione culturale Campagna & Città, su campagnaecitta.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ eUROPA tEATRI, su europateatri.it. URL consultato il 13 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2018).
- ^ Teatro del Cerchio, su cultura.comune.parma.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ Auditorium Toscanini, su cultura.comune.parma.it. URL consultato il 21 maggio 2015.
- ^ LENZ TEATRO, su lenzfondazione.it. URL consultato il 13 aprile 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Augusta Desideria Pozzi Serafini, Il Teatrino nella Villa Petitot a Marore (PDF), in Le dimore storiche, Anno VII, n. 2, Roma, Associazione Dimore Storiche Italiane, maggio-settembre 1991, p. 13. URL consultato il 5 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2018).
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