Tirannione il Giovane
Tirannione il Giovane in origine chiamato Diocle (in greco antico: Τυραννίων?, Tyranníōn; fl. I secolo a.C.) è stato un grammatico greco antico vissuto nel I secolo a.C. nato in Fenicia.
Omonimo e contemporaneo del grammatico Tirannione il Vecchio, suo maestro da cui prese il soprannome, fu fatto prigioniero durante la guerra fra Marco Antonio e Ottaviano e, portato a Roma, fu comprato da Dima, liberto di Ottaviano [1]. Come liberto fu al servizio di Terenzia, moglie ripudiata di Cicerone che lo liberò[2].
Discepolo di Tirannione il Vecchio, divenne a sua volta maestro intorno al 45 a.C. di Strabone. Aprì una scuola di grammatica a Roma. Scrisse diverse opere che è difficile distinguere nell'attribuzione da quelle di Tirannione il Vecchio. Probabilmente fu autore di un'opera dove teorizzava la derivazione della lingua latina da quella greca [3] e di una dove riportava la versione esatta dei poemi omerici. [4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Charles Rollin, Storia antica e romana di Carlo Rollin, Volume 19, tip. G. Galletti, 1829, p.243
- ^ Tirannióne, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Altri autori attribuiscono questa teoria a Tirannione il Vecchio (In Emilio Gabba, Roma arcaica: storia e storiografia, Ed. di Storia e Letteratura, 2000 p.160
- ^ Charles Rollin, op.cit.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tirannióne, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- TIRANNIONE, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
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