Tomara

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Tomara (hindi - तँवर , तोमर) (anche Tanwar e Tuar in dialetto locale) è un clan Hindu, i cui membri ebbero parte nel governo del nord dell'India in tempi diversi. I tomara dichiarano di discendere dalla linea Puruvanshi della dinastia lunare di Indraprastha dei tempi del Mahābhārata.[1][2] Essa comprende Rajput, Gurjar[3] e Jat del nord India.

Krishna si mostra, nella sua Vishvarupa (forma universale), ad Arjuna sul campo di battaglia di Kurukshetra.

Purana e leggende

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Secondo le genealogie storiche del purāṇa, i tomara sono i discendenti del principe Pandava Arjuna, per mezzo del suo pronipote imperatore Janamejaya, figlio di Parikshit.

Il principe Dhritrashtra, cieco dalla nascita e figlio maggiore del Vichitraveer di Kuru, abdicò al trono in favore del fratello minore Pandu i cui figli sono stati chiamati Pandav. Re Pandu abdicò a sua volta in favore del fratello maggiore a causa del suo cattivo stato di salute. I loro figli vennero coinvolti in una grande battaglia e alla fine Yudhishthira divenne il re dopo aver sconfitto Duyodhana.

Re Yudhishtra fondò la città di Indraprastha nel regno di Kuru e abdicò quindi in favore di Parikshit, nipote di suo fratello Arjuna. La capitale, dopo la guerra del Mahabharata, rimase Hastinapur, che fu in seguito inondata e di conseguenza venne spostata verso oriente ai tempi di re Nishchakra. Indraprastha rimase una delle principali città dell'impero Kuru-Panchala per molti secoli ancora. Il regno di Kuru fu uno dei 16 Janapads Maha (o grandi stati), sotto l'Impero Magadh, intorno al 300.[4] Re Kshemaka, XXVIII in ordine di discendenza da Yudhisthira, fu l'ultimo monarca ad avere il dominio assoluto sul regno Kuru; venne detronizzato dai suoi ministri ed i suoi figli vennero scacciati e inviati vicino al fiume Godavari nel sud dell'India. Suo nipote Uttungabhuja [5] creò un piccolo regno vicino a Godavari ed i suoi discendenti, in tempi successivi, si reinstallarono nuovamente ad Indraprastha alcuni secoli dopo, sotto Anangpal Tomar I nell'VIII secolo.

Medioevo - I millennio

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Lo storico Augustus Hoernle fu dell'opinione che i tomara erano uno dei clan dei Gurjar nel regno Gurjara-Pratihara del nord dell'India dal IV all'VIII secolo. L'antico regno Kuru continuò ad esistere nell'epoca in cui l'India era governata dai re Gupta e rimase uno dei 18 Grandi Stati sotto i re Gupta.[6] Tuttavia, il lignaggio e l'esistenza del clan precede l'entrata dei Gurjara nel subcontinente indiano di due millenni, e potrebbero pertanto essere stati partner alleati dell'impero.

Indraprastha - Delhi

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L'attuale città di Delhi si crede possa essere sul sito dell'allora Indraprastha.[7] Essa venne fondata nel 736 dal re Tomara, Anangpal Tomar-I che rifondò l'antica capitale Pandava.

Samrat Anangpal Tomar

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La dinastia Tomara di Delhi durò fino a Anangpal Tomar-II. Parte della sua eredità fu la costruzione del Lal Kot, una cinta muraria fortificata intorno a Delhi, forse in relazione alle incursioni di Mahmud di Ghazni.[8] Questa è una delle più antiche strutture difensive della città di Delhi.[8] Anangpal Tomar II nominò suo erede suo nipote (figlio della sorella e del re di Ajmer), Prithviraj Chauhan. Alcuni storici credono che Prithvaraj sia stato semplicemente un re custode fino a quando suo nonno fu in vita. Prithviraj non venne mai incoronato a Delhi, quindi prende corpo l'ipotesi che egli abbia usurpato il trono del nonno materno. Anangpal Tomar II aveva 23 fratelli e ognuno di essi avevano un territorio di proprietà.[9]

Secondo i registri tenuti da bardo (o Jagas), re Anangpal Tomar nominò Prithviraj Chauhan solo come suo supplente quando si recò in pellegrinaggio religioso, visto che i suoi figli erano ancora molto piccoli in quell'epoca. Quando il re ritornò, Prithviraj si rifiutò di consegnare il regno a suo nonno. Qualunque sia la circostanza, il clan Chauhan fu in grado di stabilire saldamente il controllo verso la metà del XII secolo.[8]

Migrazione Tomara dopo la caduta del regime di Delhi

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A seguito della perdita del controllo su Delhi dopo la sconfitta di Tarain della Confederazione indiana contro Shahbuddin Ghori, i tre scion di Delhi (Tomar) lasciarono Delhi e si stabilirono a:

  • Achalgarh e dopo a Patan-Tanwarawati - Rao Salivahaanji Tomar.
  • Tuargarh, Narwar - Attuale distretto Morena - Rao Tonpalji Tomar.
    • Successivamente - Rao Virsingh Deo ed il suo discendente Man Singh Tomar costruirono una fortezza ancora oggi esistente. L'imperatore Mogul Akbar prese Gwalior nel 1559.
  • Runija vicino a Jaisalmer, è ora famosa per il santo Tomar Baba Ramdevji - Raja Ajmalji Tomar.

Anche a causa delle pesanti invasioni da ovest, molte comunità di Tomar migrarono verso le regioni più sicure ad est. La maggior parte di questi immigrati Tomar adottarono la casta Vaishya e il nome di un sovrano antenato di spicco della loro comunità.

  1. ^ Matthew Atmore Sherring, Hindu tribes and castes, Volume 1, page 137
  2. ^ James Tod, Annals and antiquities of Rajasthan: or The central and western ..., Volume 1, page 104
  3. ^ Rahul Khari, Jats and Gujars: origin, history and culture, Reference Press, 5 gennaio 2007, ISBN 978-81-8405-031-8. URL consultato il 28 settembre 2011.
    «Nella Delhi odierna, ci sono circa 75 villaggi abitati dai Gujar di cui 12 si trovavano a Mehrauli dove abitano Gujar appartenenti al clan Tomar, che si definiscono 'Tanwar'.»
  4. ^ Bimala Churn Law, Ancient Indian Tribes, page 89
  5. ^ Benjamin Lewis Rice, Mysore and Coorg: Mysore, by districts, page 16
  6. ^ Hemchandra Raychaudhuri, Political history of ancient India: from the accession of Parikshit to the Gupta Empire
  7. ^ Delhi by Upinder Singh, Berghahn Books, 2007, p201
  8. ^ a b c Shashi Bhushan Ashri, Delhi: A city of cities, Delhi, India, Anubhav Prakashan, 2010, p. 8, ISBN 978-93-80053-20-2.
  9. ^ Financial Commissioner - Amin Chand, Report on the revised land revenue settlement of the Hissar District of the Punjab (India) - 1875, page 3
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