Torrione di Vicomero
Torrione di Vicomero | |
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Lato est | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città | Vicomero, frazione di Parma |
Indirizzo | Via Galezzo Cusari |
Coordinate | 44°52′50.6″N 10°17′43.12″E |
Informazioni generali | |
Tipo | torre |
Inizio costruzione | XVI secolo |
Costruttore | conti Valeri |
Materiale | laterizio |
Condizione attuale | parzialmente restaurato |
Visitabile | no |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | presidio del territorio |
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Il torrione di Vicomero, noto anche come Castellazzo, è una torre tardo-medievale che sorge in località Cornazzano, nei pressi di Vicomero, piccola frazione di Parma.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'epoca di fondazione del torrione è pressoché sconosciuta, ma gli storici, avvalorati dalla somiglianza con le analoghe strutture di Baganzola e Beneceto, presumono sia stato edificato nel XV o XVI secolo, per volere dei conti Valeri; anche le originarie funzioni dell'edificio rimangono ignote ed esistono due contrapposte ipotesi: secondo alcuni studiosi la struttura, dotata di balestriere in seguito accecate, sorse con funzioni difensive del territorio, mentre secondo altri nacque quale casino di caccia.[1][3]
Nei secoli successivi la massiccia torre cambiò proprietario più volte; potrebbe anche aver ospitato un convento di monaci, anche se non esistono conferme storiche a suffragio di quest'idea. Subì sicuramente varie modifiche nella sua lunga storia, soprattutto tra la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo, con la trasformazione in edificio residenziale e successivamente agricolo e la completa ricostruzione della struttura adiacente, adibita a casa colonica.[1][3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il torrione si imposta su una pianta rettangolare; a sud si sviluppa in adiacenza al lato corto la più bassa casa colonica, aggiunta in epoca più recente.[1]
Le facciate, interamente rivestite in laterizio, sono caratterizzate dalla presenza di poche finestre sui tre fianchi liberi; i due spigoli settentrionali sono rinforzati da massicci contrafforti, mentre in sommità una corona di alti beccatelli, priva della merlatura superiore, costituisce l'appoggio per il tetto a quattro falde.[1]
L'adiacente casa colonica, anch'essa rivestita in mattoni, si innalza su due livelli fuori terra oltre al sottotetto, sui resti di una più antica struttura probabilmente coeva della torre.[1]
All'interno del torrione, più volte modificato nei secoli, si conserva un ambiente coperto da volta a ombrello. Secondo alcune leggende, nei sotterranei sarebbe esistito anticamente un pozzo dei tagli, oggi scomparso.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Il misterioso "Castellazzo" di Vicomero, su emiliamisteriosa.it. URL consultato il 28 novembre 2016.
- ^ Le 10 frazioni golesane, su arcigolese.altervista.org. URL consultato il 25 novembre 2023.
- ^ a b Cirillo, Godi, p. 264.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Cirillo, Giovanni Godi, Guida artistica del Parmense, I volume, Parma, Artegrafica Silva, 1986.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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