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Tranvia Alessandria-Sale

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Tranvia Alessandria-Sale
Alessandria, convoglio misto per Sale
InizioAlessandria
FineSale
Inaugurazione1880
Chiusura1933
GestoreS.A. delle Tramvie a Vapore della Provincia di Alessandria (1881-1933)
Vecchi gestoriBellisomi e Belloli (1880-1881)
Lunghezza23,900 km
Tipotranvia extraurbana
Mezzi utilizzatilocomotive tranviarie a vapore e rimorchi
Scartamento1.445 mm
Trasporto pubblico

La tranvia Alessandria-Sale era una linea tranviaria interurbana che collegava le città di Alessandria e Sale dal 1880 al 1933.

Sale - Inaugurazione tram

Nel 1876 due imprenditori, il salese Domenico Bellisomi e il cuggionese Ercole Belloli, presentarono al comune di Alessandria una domanda per la costruzione di due linee tranviarie a vapore: una da Alessandria a Casale Monferrato e una da Alessandria a Sale[1]; analoga domanda fu presentata dai due imprenditori nel 1879 al comune di Sale per una tranvia Alessandria-Sale-Pontecurone[2].

L'8 maggio 1879 la giunta municipale di Alessandria e i sindaci di Piovera, Alluvioni Cambiò, Sale, Castelnuovo Scrivia, Pontecurone e Guazzora si riunirono insieme a Belloli e Bellisomi per decidere sul progetto della tranvia: si stabilì di variare il progetto spostando il capolinea da Pontecurone a Voghera.

I lavori iniziarono poco dopo, ma per motivi tecnici si stabilì di limitare la linea a Sale[3].

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L'inaugurazione delle linee Alessandria-Sale e Alessandria-Casale avvenne il 1º agosto 1880 alla presenza del ministro di Grazia e Giustizia Tommaso Villa, dei parlamentari della provincia di Alessandria e del prefetto[1]; la linea entrò in servizio il successivo 11 agosto con due coppie di corse giornaliere, portate in seguito a tre (più una coppia i lunedì non festivi) che percorrevano la linea in un'ora e trentotto minuti[4].

Nell'ottobre 1881 Belloli e Bellisomi cedettero la linea alla belga Società Anonima delle Tramvie a Vapore della Provincia di Alessandria[5], costituitasi l'anno precedente a Bruxelles e abilitata ad operare in Italia dal febbraio 1881[6]. Il 27 aprile 1882[7] Bellisomi, nel frattanto nominato cavaliere insieme a Belloli[8], aveva inaugurato la tranvia Tortona-Sale, ideale prosecuzione della linea, con cui condivideva la stazione di Sale[9].

Col passare del tempo la linea, così come le altre tratte esercite dalla "Belga", non fu più in grado di soddisfare i bisogni delle popolazioni locali, offrendo un servizio sempre più scadente. La linea chiuse il 7 novembre 1933, sostituita da autobus della Società Autotrasporti Alessandria (SAA)[10]; rimase in servizio come raccordo merci il breve tratto tra lo zuccherificio di Spinetta Marengo e la stazione di Spinetta, attivo sino agli anni cinquanta[11].

Caratteristiche

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Percorso
Unused urban continuation backward
Tranvie da Altavilla e da Casale († 1935)
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0,0 Alessandria Stazione Tramways
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piazza Savona
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Piazza d'Armi
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3,0 Ponte Bormida
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fiume Bormida
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Zuccherificio
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6,0 Marengo
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Tranvia per Mandrogne († 1933)
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9,0 Castelceriolo
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12,0 Lobbi
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17,0 Piovera
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20,0 Grava
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23,9 Sale
Unused urban continuation forward
Tranvia per Tortona († 1933)
Orario tranvia Alessandria-Sale

La linea tranviaria era a binario singolo a scartamento ordinario di 1445 mm, interamente in sede promiscua. Si sviluppava per 23,900 km. Il raggio di curvatura era di 30 metri, la pendenza massima del 18 per mille. I convogli potevano toccare una velocità massima di 20 km/h[12].

Il capolinea, in comune con la tranvia per Casale, si trovava ad Alessandria in corso Crimea, dove successivamente fu costruito il Palazzo di Giustizia; da lì la linea toccava le fermate urbane di piazza Savona (poi piazza Garibaldi) e della vecchia piazza d'armi (in seguito ribattezzata piazza Matteotti)[5].

Uscita dalla città la tranvia attraversava il fiume Bormida, quindi toccava le località di Marengo, da cui si diramava la linea per Mandrogne, Castelceriolo, Lobbi, Piovera e Grava prima di raggiungere il capolinea di Sale, stazione in comune con la tranvia per Tortona dotata di deposito e officina[9].

Materiale rotabile

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Sulla tranvia prestarono servizio locomotive a vapore di tipo tranviario.

Il parco rotabili della "Belga", impiegato promiscuamente su tutte le linee sociali, risultava composto tra il 1927 e il 1930 da dodici locomotive a vapore, 31 rimorchiate a due assi e 70 carri merci[13].

  1. ^ a b Messina, Ricci, Gandini, op. cit., p. 11
  2. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, pp. 131-132
  3. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, p. 133
  4. ^ Ogliari, Abate, op. cit., p. 248
  5. ^ a b Messina, Ricci, Gandini, op. cit., p. 12
  6. ^ Regio decreto n° 28 del 3 febbraio 1881, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 45 del 24 febbraio 1881
  7. ^ Ogliari, Abate, op. cit., p. 252
  8. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, pp. 139-140
  9. ^ a b Ogliari, Abate, op. cit., p. 260
  10. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 566
  11. ^ Storia-Economia, su comune.sale.al.it, http://www.comune.sale.al.it. URL consultato il 23 giugno 2014.
  12. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 764
  13. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 765
  • Francesco Ogliari, Franco Sapi, Scintille tra i monti. Storia dei trasporti italiani vol. 8 e 9. Piemonte-Valle d'Aosta, a cura degli autori, Milano, 1968.
  • Francesco Ogliari, Francesco Abate, Il tram a vapore tra l'Appennino e il Po. Piacenza, Voghera e Tortona, Arcipelago, Milano, 2011. ISBN 978-88-7695-398-9.
  • Orazio Messina, Valentino Ricci, Marco Gandini, Storia dei trasporti alessandrini, SOGED-ATM, Alessandria, 1998.

Voci correlate

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Altri progetti

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