Una virtù vacillante
Una virtù vacillante | |
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Titolo originale | 美徳のよろめき Bitoku no yoromeki |
Autore | Yukio Mishima |
1ª ed. originale | 1957 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | giapponese |
Ambientazione | Giappone anni '50 del '900 |
Protagonisti | Setsuko |
Una virtù vacillante è un romanzo in 20 capitoli dello scrittore giapponese Yukio Mishima pubblicato per la prima volta nel 1957 e uscito per la prima volta in Italia per i tipi di SE (casa editrice).
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Setsuko, una donna ventottenne d'estrazione piccolo borghese, già profondamente annoiata della monotonia prodotta dalla vita matrimoniale, s'abbandona con tutti i suoi istinti all'amore passionale e sensualissimo nei confronti d'un uomo più giovane di lei.
Ha sempre provato ripugnanza sia nei confronti del matrimonio obbligato sia in quelli della maternità altrettanto doverosa per una donna sposata: sente che queste cose inevitabilmente son destinate ad uccidere lentamente ma inesorabilmente la sua passione, i suoi interessi più veri e i suoi stimoli, e cerca di ribellarsi a ciò.
Uscendo dalle leggi stabilite dalla società costituita, rinasce a nuova vita tramite l'erotismo più anarchico; il ragazzo che ama, tuttavia, alla fine si dimostra molto simile al marito ed allora, delusa, decide di rompere la relazione e ritornare alla vita insulsa e vuota d'ogni stimolo destinata a tutte le donne maritate.
La sua anima diventerà come quella d'una delle statue di pietra immobili per sempre all'interno del giardino di casa[1].
Temi trattati
[modifica | modifica wikitesto]L'autore analizza il conflitto che sgorga dall'intimo della protagonista, tra istinti e pulsioni interiori ed etica esteriore richiesta a tutte le "persone perbene", ma anche quello tra amore e ragione. Nel libro emerge anche il ruolo del sesso come elemento di opposizione alla routine familiare e, più in generale, all'ordine costituito.[2].
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Una versione cinematografica del romanzo (Bitoku no yoromeki) fu diretta nel 1957 dal regista Nakahira Kô[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Una virtù vacillante, su archiviostorico.info, Archiviostorico. URL consultato il 5 marzo 2020.
- ^ Takashi Furubayashi, Le ultime parole di Mishima, Feltrinelli Editore, 2001, pp. 34-35. URL consultato il 5 marzo 2020.
- ^ (EN) Alexander Jacoby, Nakahira Kô, in A Critical Handbook of Japanese Film Directors: From the Silent Era to the Present Day, Stone Bridge Press, 2013. URL consultato il 5 marzo 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su shinchosha.co.jp.