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Non dirmi che hai paura (Film)

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Non dirmi che hai paura è un film del 2024 scritto da Yasemin Sandereli, Nesrin Şamdereli e Giuseppe Catozzella, diretto da Yasemin Sandereli con la collaborazione di Deka Mohamed Osman. La pellicola è tratta da una storia vera, ed ispirata al best seller, romanzo omonimo scritto nel 2014 dallo stesso Giuseppe Catozzella.

E' stato premiato al Tribeca Festival: menzione speciale della giuria per "Best International Narrative Feature", al Filmfest München: "International Audience Award", al Silk Road Film Festival: "Best director" e alla 19° Edizione della Festa del Cinema di Roma: Sorriso Diverso Roma Award 2024.

Samia Yusuf Omar nasce a Mogadiscio, in Somalia, nel pieno di una devastante guerra civile. A soli nove anni, scopre di essere una velocista naturale, capace di correre più veloce di chiunque altro, ragazzi o ragazze. All'inizio, la sua abilità sembra solo un modo per arrivare in orario a scuola, ma grazie al sostegno del suo migliore amico, Ali, questo talento si trasforma in un sogno: gareggiare alle Olimpiadi. Ali diventa il suo allenatore, e insieme affrontano il caos della guerra civile. I carri armati diventano ostacoli da superare, le macerie, rampe per allenarsi; i bambini, si sa, sono maestri dell'improvvisazione, e Samia e Ali non fanno eccezione. Così, allenandosi con determinazione, Samia raggiunge il suo primo traguardo: vince una corsa cittadina a Mogadiscio all'età di dieci anni. Un successo che accende la speranza nei due giovani atleti, convinti che anche i sogni più grandi possano diventare realtà se si continua a crederci

Con l'intensificarsi della guerra civile, però, il controllo dei fondamentalisti impone nuove restrizioni: la musica, i film, i colori, persino gli sport diventano proibiti. La famiglia di Ali decide di fuggire, e Samia perde così il suo amico e allenatore, ma non il loro sogno. Poco dopo, un attentato di estremisti uccide il padre di Samia, ma lei e la sua famiglia decidono di resistere. Samia si allena con ancora più impegno, vincendo gare locali e diventando la velocista più promettente della Somalia.

Il talento di Samia attira l'attenzione del Comitato Olimpico, che la seleziona per rappresentare la Somalia alle Olimpiadi di Pechino. Anche se arriva ultima, Samia conquista il cuore del pubblico, e la stampa internazionale celebra il coraggio della giovane atleta, facendola diventare un simbolo di resilienza. È una figura esile, ma il suo spirito è indomabile, tanto da trasformarla da outsider a idolo della folla. Samia, ora determinata più che mai, vuole dimostrare al mondo di poter raggiungere un nuovo obiettivo: partecipare ai Giochi Olimpici di Londra.

Il suo esempio diventa fonte di ispirazione per molte donne, incoraggiandole a intraprendere la corsa e a perseguire i propri sogni. Tuttavia, al ritorno in Somalia, il suo successo viene visto come una minaccia dagli islamisti di Al-Shabaab, che non tollerano né lo sport né, soprattutto, la presenza femminile in questo ambito. Quando il ministro dello Sport somalo viene assassinato, Samia comprende che la sua vita è in pericolo e decide di fuggire verso l'Europa, con la speranza di gareggiare a Londra nel 2012.

Il viaggio, che sua sorella maggiore si è completato in pochi mesi, per Samia si trasforma in un'odissea di quasi due anni. Arrestata in Sudan, passa mesi in prigione, rischiando la vita attraversando il Sahara, e viene ripetutamente truffata e trattenuta dai trafficanti in attesa di nuovi pagamenti dalla famiglia. Eppure, Samia non si arrende: continua a lottare per il suo sogno. Finalmente, raggiunge Tripoli e affronta l'ultima sfida, il Mar Mediterraneo. Il 30 marzo 2012, sale su un'imbarcazione sovraccarica di migranti, con l'Europa a un passo. Purtroppo, Samia incontra lo stesso tragico destino di tanti altri rifugiati e perde la vita nel tentativo di attraversare il mare. Restano il suo spirito indomito e la sua incredibile determinazione, che ancora oggi ispirano le giovani ragazze africane a correre e a lottare per i propri sogni.

Dal libro al film

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Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella, è il libro da cui è stato tratto il film. Pubblicato nel 2014, ha rapidamente catturato l'attenzione della critica e del pubblico. ll libro ha ricevuto diversi premi che ne hanno confermato la qualità e l'importanza nel panorama letterario italiano e internazionale; uno tra i premi italiani che il libro ha ricevuto è stato il Premio Strega Giovani. Il Premio Strega Giovani è una sezione del celebre Premio Strega.

Il libro è stato candidato al Premio Strega su proposta dei giornalisti Giovanna Botteri e Roberto Saviano. Oltre al successo in Italia, è stato tradotto in varie lingue, tra cui inglese, francese, tedesco e spagnolo, raggiungendo una notevole visibilità anche all'estero