Utente:Maxperot/Sandbox
Repubblica Italiana
[modifica | modifica wikitesto]1949
[modifica | modifica wikitesto]5 marzo, a seguito di un'imboscata a Senafè perdono la vita:
- Antonio Di Stasio, Finanziere;
- Alfredo Tramacere, Finanziere decorato di Medaglia di Bronzo al valor militare.
1950
[modifica | modifica wikitesto]20 marzo, un pilota perde la vita, a bordo di un North American P-51 Mustang, in seguito ad un incidente di volo.
- sergente maggiore Bruno Munarin
Eritrea
[modifica | modifica wikitesto]21 ottobre, a seguito di un conflitto a fuoco[1]:
- Pio Semproni, maresciallo dell'Arma dei Carabinieri.
1952
[modifica | modifica wikitesto]Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia
[modifica | modifica wikitesto]1º agosto, Chisimaio, a seguito di un'imboscata cadono[2]:
- Luciano Fosci, carabiniere;
- Flavio Salacone, maresciallo maggiore dei carabinieri.
1954
[modifica | modifica wikitesto]Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia
[modifica | modifica wikitesto]13 maggio, Mogadiscio, a seguito di malattia contratta in servizio:
- Vitantonio Sorino, maresciallo del Genio Pionieri.
1959
[modifica | modifica wikitesto]Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia
[modifica | modifica wikitesto]22 marzo, Mogadiscio, annegato nel tentativo di salvare la vita ad un ufficiale in difficoltà nelle acque dell'Oceano Indiano:
- Giuseppe Cavagnero, maresciallo dell'Arma dei Carabinieri.
1961
[modifica | modifica wikitesto]Missione ONUC nell'ex Congo Belga
[modifica | modifica wikitesto]15 febbraio, cielo di Luluabourg, a seguito di un incidente di volo verificatosi nelle fasi di decollo del loro C-119, "Lyra 15", perdono la vita tre aviatori della 46ª Brigata aerea dell'Aeronautica Militare[2]:
- Sergio Celli, capitano pilota;
- Dario Giorni, tenente pilota;
- Italo Quadrini, primo aviere montatore.
5 novembre, a seguito di un'imboscata da parte di alcuni rivoluzionari, venne ucciso:
- dottor Raffaele Soru, caporale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Decorato con la Medaglia d'oro al valore militare.
11 o 12 novembre, "eccidio di Kindu", tredici aviatori anch'essi appartenenti alla 46ª Brigata aerea a bordo del C-119, "Lyra 5", in volo umanitario, vengono catturati e trucidati[2]:
- Onorio De Luca, tenente pilota;
- Filippo Di Giovanni, maresciallo motorista;
- Armando Fabi, sergente maggiore elettromeccanico di bordo;
- Giulio Garbati, sottotenente pilota;
- Giorgio Gonelli, capitano pilota;
- Antonio Mamone, sergente maggiore marconista;
- Martano Marcacci, sergente elettromeccanico di bordo;
- Francesco Paga, sergente marconista;
- Amedeo Parmeggiani, maggiore pilota;
- Silvestro Possenti, sergente maggiore montatore;
- Nazzareno Quadrumani, maresciallo motorista;
- Francesco Paolo Remotti, tenente medico;
- Nicola Stigliani, sergente maggiore montatore.
17 novembre, Lago Tanganica, il velivolo C-119, "Lyra 10", della medesima Aerobrigata, in volo dall'Italia per trasportare aiuti umanitari nel paese africano, precipita a causa di un'avaria; nell'incidente cadono[2]:
- Giovanni De Risi, maresciallo pilota;
- Tommaso Fondi, maresciallo motorista;
- Elio Nisi, capitano pilota;
- Giuseppe Saglimbeni, maresciallo marconista.
Gli altri componenti dell'equipaggio riuscirono a salvarsi
1973
[modifica | modifica wikitesto]Missione UNTSO, Egitto
[modifica | modifica wikitesto]6 ottobre, Penisola del Sinai, nei pressi del canale di Suez, a cadere sul proprio posto d'osservazione durante le prime ore della guerra del Kippur, dopo essere stato colpito da un razzo, è:
- Carlo Olivieri, capitano.
1983
[modifica | modifica wikitesto]Missione ITALCON "Libano 2"
[modifica | modifica wikitesto]15 marzo, Beirut, durante una missione di pattugliamento notturno nei pressi del campo di Sabra, un marinaio del contingente 3º/82, della Marina Militare, in servizio nel Battaglione San Marco, spirerà il 22 marzo a seguito delle ferite all'Ospedale Militare del Celio riportate nell'imboscata al mezzo sul quale viaggiava:
- Filippo Montesi, sottocapo (nato a Fano l'11 maggio 1963)
Durante la missione si sono avuti inoltre 75 feriti a fronte di 275 caduti statunitensi e 87 francesi.
1991
[modifica | modifica wikitesto]13 febbraio, in libera uscita a Dubai, un marinaio di leva imbarcato su nave Stromboli, muore a seguito di accoltellamento, anni dopo l'evento sarà rivendicato da Al-Qaeda[2]:
- Cosimo Carlino, marinaio.
1992
[modifica | modifica wikitesto]Missione ECMM, Croazia
[modifica | modifica wikitesto]7 gennaio, "eccidio di Podrute", quattro militari italiani ed un francese[3] rimangono uccisi a seguito all'abbattimento, da parte di un MiG-21 jugoslavo, dell'elicottero AB-205 dell'ALE su cui viaggiavano[2]:
- Marco Matta, sergente maggiore pilota;
- Silvano Natale, maresciallo capo;
- Fiorenzo Ramacci, maresciallo capo;
- Enzo Venturini, tenente colonnello pilota;
Missione UNPROFOR, Bosnia ed Erzegovina
[modifica | modifica wikitesto]3 settembre, "strage di Monte Zec", quattro aviatori della 46ª Brigata aerea precipitati sul Monte Zec nei pressi di Sarajevo a bordo del G.222, "Lyra 34", che trasportava aiuti umanitari ed abbattuto da due missili terra-aria croati[4]:
- Marco Betti, maggiore pilota, MOVM alla memoria;
- Giuseppe Buttaglieri, maresciallo motorista, MOVM alla memoria;
- Marco Rigliaco, tenente pilota, MOVM alla memoria;
- Giuliano Velardi, maresciallo elettromeccanico di bordo, MOVM alla memoria.
1993
[modifica | modifica wikitesto]Missione UNITAF "Restore Hope"[5] - "Ibis II", Somalia
[modifica | modifica wikitesto]13 maggio, Mogadiscio, colpito accidentalmente da un commilitone durante il turno di guardia:
- Giovanni Strambelli, paracadutista del Battaglione logistico della "Folgore"
2 luglio "battaglia del pastificio", durante l'operazione denominata "Canguro 11", decisa dal Comando ITALFOR per il rastrellamento del quartiere Haliwaa, a nord di Mogadiscio, 3 soldati rimangono vittima di un'imboscata di miliziani armati nei pressi di "Checkpoint Pasta":
- Pasquale Baccaro, parà del 186º Reggimento della Brigata paracadutisti "Folgore MOVM alla memoria;
- Andrea Millevoi, sottotenente dell'8º Reggimento "Lancieri di Montebello", MOVM alla memoria;
- Stefano Paolicchi, sergente maggiore del 9º Reggimento paracadutisti d'assalto "Col Moschin"', MOVM alla memoria.
36 furono i feriti di cui molti in modo grave.
3 agosto, Mogadiscio:
- Gionata Mancinelli, paracadutista del 186 Reggimento viene ucciso in un conflitto a fuoco con un gruppo di somali Brigata paracadutisti "Folgore"[6].
15 settembre, porto nuovo di Mogadiscio, vengono uccisi da cecchini:
- Giorgio Righetti, caporale paracadutista;
- Rossano Visioli, caporale paracadutista.
31 ottobre, Roma, all'ospedale militare del Celio muore a seguito di malaria:
- Roberto Cuomo, sergente maggiore
12 novembre Strada imperiale di Mogadiscio, in una imboscata cade:
- Vincenzo Li Causi, maresciallo capo, (membro del SISMI)
Missione ONUMOZ, "Albatross", Mozambico
[modifica | modifica wikitesto]25 novembre "Nova Gaia - Corridoio di Beirat", caduti a seguito di incidente di volo con aereo SM 1019 dell'Aviazione dell'Esercito:
- Fabio Montagna, tenente 28º gr. Sqd. Aves "Tucano";
- Salvatore Stabile, sergente maggiore 20º gr. Sqd. Aves "Andromeda".
9 dicembre, Mogadiscio, a seguito di omicidio cadeva all'interno del "Poliambulatorio Italia" di Mogadiscio:
- Maria Cristina Luinetti, sorella (grado funzionale equiparato a sottotenente) del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, ausiliario delle forze armate.
Prima donna appartenente a un corpo volontario, ausiliario delle forze armate dell'Italia Repubblicana a cadere in missione.
30 dicembre, Strada Imperiale Afgoi-Balad:
- Tommaso Carrozza, cavalleggero del reggimento "Lancieri di Firenze" rimane schiacciato quando la sua autoblindo Centauro si capovolge in una curva della Balad Mogadiscio.
1994
[modifica | modifica wikitesto]Missione UNOSOM II, "Ibis II", Somalia
[modifica | modifica wikitesto]6 febbraio, Balad, agguato sulla strada Balad-Mogadiscio:
- Giulio Ruzzi, tenente. 66º reggimento fanteria meccanizzata "Valtellina" di stanza a Forlì. Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
L'ultimo caduto militare della missione italiana in Somalia.
- Alessandro Giardina, bersagliere, di Pioltello (MI), ferito lo stesso anno accidentalmente da un commilitone e rimasto tetraplegico, muore in Italia nel 2001 a causa delle complicazioni dovute alla ferita riportata.[8]
30 giugno, Livorno, a seguito di grave malattia contratta in missione:
- Marco Di Sarra, sergente maggiore della 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin".
1995
[modifica | modifica wikitesto]Missione IFOR/MSU, Bosnia ed Erzegovina
[modifica | modifica wikitesto]27 dicembre, Mostar, in un incidente d'auto perde la vita:
- Ermanno Fenoglietti, maggiore dei Carabinieri
1996
[modifica | modifica wikitesto]Missione IFOR, Bosnia ed Erzegovina
[modifica | modifica wikitesto]24 gennaio, Sarajevo, per lo scoppio di una granata perde la vita:
- Gerardo Antonucci, caporal maggiore.
1997
[modifica | modifica wikitesto]Missione IFOR, Bosnia ed Erzegovina
[modifica | modifica wikitesto]24 gennaio, Gradac, in un incidente d'auto causato da una voragine perde la vita:
- Carmine Cerza, caporal maggiore.
23 aprile, Mostar, forse suicidatosi:
- Roberto Petrucci, colonnello
Missione FMP "Alba", Albania
[modifica | modifica wikitesto]9 luglio, Valona, deceduto per esplosione accidentale di un ordigno:
- Diego Vaira, Alpino.
Missione UNIFIL/ITALAIR, Libano
[modifica | modifica wikitesto]6 agosto, "Cielo del Libano", a causa dell'improvviso peggioramento delle condizioni meteorologiche precipitano, trovando la morte a bordo del loro elicottero AB-205 presso la località di Tibnin, quattro italiani ed un militare irlandese[9]:
- Daniele Forner, appuntato dell'Arma dei Carabinieri;
- Massimo Gatti, maresciallo capo dell'ALE
- Giuseppe Parisi, tenente pilota dell'ALE
- Antonio Sgrò, capitano pilota dell'ALE;
1998
[modifica | modifica wikitesto]Missione FMP "Alba", Albania
[modifica | modifica wikitesto]9 febbraio, Valona, deceduto a causa di un incidente subacqueo nel porto di Valona:
- Lorenzo Lazzereschi, tenente di vascello
Missione UNSMA, Afghanistan
[modifica | modifica wikitesto]22 agosto, Kabul, caduto nel corso di un conflitto a fuoco che coinvolgeva un automezzo:
1999
[modifica | modifica wikitesto]Missione IFOR, Bosnia ed Erzegovina
[modifica | modifica wikitesto]3 giugno, Zvornik, in un incidente stradale perdono la vita:
- Galloni Marcello, maresciallo dei Carabinieri.
- Foccià Angelo, Carabiniere Scelto.
Missione KFOR, Kosovo[10]
[modifica | modifica wikitesto]24 giugno, Đakovica, in un incidente con la propria arma da fuoco perde la vita:
- Pasquale Dragano, caporal maggiore del 18º reggimento bersaglieri.
12 novembre, Slakovce, in un incidente aereo di un ATR-42 della Compagnia aerea anconetana SiFly, con a bordo 24 persone (tutti deceduti: 21 passeggeri, per lo più volontari di organizzazioni non governative e 3 uomini d'equipaggio) tra cui 12 italiani, impegnato in una Missione ONU del PAM Programma Alimentare Mondiale, precipitato in un campo minato 27 miglia a nord di Pristina vicino al villaggio di Slakovce, nella zona di Mitrovica:
- Antonio Gavino, del 1961, agente scelto della Polizia di Stato, in forza alla Questura di Imperia, aggregato al Reparto Mobile di Roma per una missione a Pristina.
2000
[modifica | modifica wikitesto]Missione KFOR, Kosovo
[modifica | modifica wikitesto]2 aprile, Peć, in un incidente d'arma da fuoco perde la vita:
- Samuele Utzeri, caporal maggiore in forza al 151º Reggimento della Brigata meccanizzata "Sassari".
2001
[modifica | modifica wikitesto]Missione KFOR, Kosovo
[modifica | modifica wikitesto]2 agosto, Dečani, suicidio:
- Luigi Nardone, caporal maggiore.
9 agosto, Morines, precipitando dall'elicottero in fase di atterraggio perdono la vita:
- Giuseppe Fioretti, caporal maggiore;
- Dino Paolo Nigro, caporal maggiore.
2002
[modifica | modifica wikitesto]8 maggio, Tetovo, a causa dell'esplosione di una mina:
- Stefano Rugge, maggiore.
2003
[modifica | modifica wikitesto]12 novembre, "Strage di Nassiriya", cadono in un attentato suicida eseguito con un camion bomba che provoca 28 morti, 19 italiani di cui 2 civili[12] e 9 iracheni. I militari italiani sono[13]:
Arma dei Carabinieri - Reggimento M.S.U.
- Massimiliano Bruno, nato a Bologna il 12 agosto 1963, maresciallo capo. Promosso a maresciallo aiutante s. UPS, decorato con la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte e con la Croce d'onore;
- Giuseppe Coletta, nato ad Avola (SR), vice brigadiere. Promosso a brigadiere e decorato con la Croce d'onore;
- Giovanni Cavallaro, nato a Messina il 21 giugno 1956, maresciallo aiutante s. UPS. Promosso sottotenente, decorato con la Croce d'onore e con la Medaglia d'oro "vittima del terrorismo";
- Andrea Filippa, nato a Torino il 20 giugno 1972, appuntato. Decorato con la Croce d'onore e con la Medaglia d'oro "vittima del terrorismo";
- Enzo Fregosi, nato a La Spezia il 26 giugno 1947 primo maresciallo luogotenente, Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Promosso sottotenente e decorato con la Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica, con la Croce d'onore e con la Medaglia d'oro "vittima del terrorismo";
- Daniele Ghione, nato a Finale Ligure (SV) l'8 luglio 1972, maresciallo ordinario. Promosso maresciallo capo, decorato con la Croce d'onore e con la Medaglia d'oro "vittima del terrorismo";
- Ivan Ghitti, nato a Milano il 4 maggio 1973, vice brigadiere. Promosso brigadiere e decorato con la Croce d'onore;
- Domenico Intravaia, nato a Palermo il 9 agosto 1957, appuntato. Promosso vice brigadiere, decorato con la Croce d'onore e con la Medaglia d'oro "vittima del terrorismo";
- Horatio Majorana, nato in Venezuela il 25 ottobre 1974, carabiniere scelto. Promosso appuntato, decorato con la Croce d'onore e con la Medaglia d'oro "vittima del terrorismo";
- Filippo Merlino, nato a Sant'Arcangelo (PZ) il 25 febbraio 1957, maresciallo aiutante s. UPS. Promosso sottotenente e decorato con la Croce d'onore;
- Alfio Ragazzi, nato a Messina il 4 febbraio 1964, maresciallo capo. Promosso maresciallo aiutante s. UPS. Decorato con la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte, con la Croce d'onore e con la Medaglia d'oro "vittima del terrorismo";
- Alfonso Trincone, nato a Pozzuoli (NA) il 17 agosto 1959, maresciallo aiutante s. UPS. Promosso sottotenente e decorato con la Croce d'onore;
- Alessandro Carrisi, nato a Campi Salentina (LE) il 26 agosto 1980, caporale nel 6º Reggimento trasporti di Budrio. Promosso primo caporale maggiore e decorato con la Croce d'onore;
- Emanuele Ferraro, nato a Lentini (SR) il 28 marzo 1975, caporale maggiore capo nel 6º Reggimento trasporti di Budrio. Promosso a caporal maggiore capo scelto e decorato con la Croce d'onore;
- Massimo Ficuciello, nato a Udine il 7 aprile 1968, tenente nella Brigata meccanizzata "Sassari". Promosso capitano e decorato con la Croce d'onore;
- Silvio Olla, nato a Carbonia (CA) il 7 aprile 1971, maresciallo ordinario nel 151º Reggimento fanteria "Sassari" della Brigata meccanizzata "Sassari". Promosso maresciallo capo e decorato con la Croce d'onore;
- Pietro Petrucci, nato a Napoli il 26 settembre 1981, caporale nel 6º Reggimento trasporti di Budrio. Promosso caporal maggiore e decorato con la Croce d'onore e con la Medaglia d'oro "vittima del terrorismo".
20 novembre, Sarajevo, a bordo di un mezzo dell'EUPM che stava percorrendo una strada tra Foča e Sarajevo. Il mezzo sbandò, probabilmente a causa di una lastra di ghiaccio e delle precarie condizioni del manto stradale, finendo fuori strada da un cavalcavia[14][15]:
- Francesco Niutta, nato a Caulonia (RC) nel 1958, sovrintendente nella Polizia di frontiera aerea dell'Aeroporto di Firenze-Peretola.
2004
[modifica | modifica wikitesto]17 maggio, Nassiriya, battaglia dei ponti, in un duro attacco dei miliziani sciiti di Muqtada al-Sadr, colpito da una scheggia di granata da mortaio, spirato all'ospedale di Bassora[16]:
- Matteo Vanzan, nato a Dolo (VE) il 1º ottobre 1981, caporale del Reggimento lagunari "Serenissima" di Venezia. Promosso primo caporal maggiore. Insignito della Medaglia d'oro al valore dell'esercito e della Croce d'onore.
5 luglio, alla guida di un VM Torpedo rimane vittima di un incidente stradale causato da due autocarri iracheni[17][18]:
- Antonio Tarantino, nato a Poggiardo (LE) il 15 febbraio 1978, primo caporal maggiore della Brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli".
Missione UNIFIL/ITALAIR, Libano
[modifica | modifica wikitesto]30 luglio, Beirut, caduto in missione[19]:
- Fabrizio Nasini, nato a Roma il 9 febbraio 1974, carabiniere scelto.
Missione ISAF, Afghanistan[20]
[modifica | modifica wikitesto]3 ottobre, Distretto di Surobi, in un incidente con un VM90, del quale era alla guida, perde la vita[21][22]:
- Giovanni Bruno, nato a Martina Franca (TA) il 7 giugno 1980, caporal maggiore nel Battaglione alpini "Susa" del 3º Reggimento alpini di Pinerolo.
2005
[modifica | modifica wikitesto]21 gennaio, Nassiriya, il mitragliere di un AB 412 viene raggiunto da un colpo d'arma da fuoco mentre è in volo sull'elicottero[23][24]:
- Simone Cola, nato a Tivoli (RM) il 1º settembre 1973, maresciallo ordinario inquadrato nel 6° Reparto Operativo Autonomo dell'Aeronautica Militare proveniente dal 1º Reggimento di sostegno AVES "Idra" di Bracciano. Promosso maresciallo capo e decorato con la Croce d'onore.
4 marzo, Baghdad, nei pressi dell'aeroporto di Baghdad, a causa di fuoco amico, viene ucciso da una pattuglia statunitense durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena:
- Nicola Calipari, nato a Reggio Calabria il 23 giugno 1953, capo dipartimento del SISMI, responsabile operazioni estere. Insignito della Medaglia d'oro al valor militare.
14 marzo, Nassiriya, secondo la versione ufficiale, muore per un incidente durante normali esercitazioni di tiro presso il poligono "Garibaldi" di Nassiriya, a causa di un colpo alla testa accidentalmente esploso nel tentativo di risolvere un inceppamento della propria arma, una mitragliatrice "Minimi"[25]:
- Salvatore Domenico Marracino, nato a San Giovanni Rotondo (FG) il 2 dicembre 1977, sergente del 185º Reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi "Folgore" di Livorno. Promosso sergente maggiore.
- Nel 2010 emerse, tra i documenti USA rivelati da Wikileaks, un rapporto classificato segreto in cui era riportato che non si trattò di un incidente bensì di un caso di fuoco amico[26][27].
31 maggio, Nassiriya, in volo a bordo del loro elicottero Agusta-Bell AB 412 precipitano a causa di condizioni meteorologiche avverse, circa 13 miglia sud-est di Nassiriya[28][29]:
- Massimiliano Biondini, nato a Bagnoregio (VT) l'11 aprile 1972, maresciallo capo t.m.a. (tecnico meccanico di aeromobile) del 7º Reggimento Aviazione Esercito "Vega" di Rimini;
- Marco Briganti, nato a Forlì (FC) il 15 Maggio 1972, capitano pilota del 7º Reggimento Aviazione Esercito "Vega" di Rimini. Promosso maggiore.
- Marco Cirillo, nato a Viterbo il 12 novembre 1976, maresciallo ordinario t.m.a. (tecnico meccanico di aeromobile) del 1º Reggimento "Antares" di Viterbo;
- Giuseppe Lima, nato a Roma il 30 marzo 1966, tenente colonnello pilota del 7º Reggimento Aviazione Esercito "Vega" di Rimini, comandante del 48º Gruppo squadroni elicotteri da attacco "Pavone". Promosso colonnello.
14 luglio, Nassiriya, a causa di un incidente del mezzo su cui viaggiava durante una ricognizione nella periferia sud-est di Nassiriya[30]:
- Davide Casagrande, nato a Belluno il 23 agosto 1977, sergente del 4º Reggimento alpini paracadutisti "Monte Cervino" di Bolzano.
Missione ISAF, Afghanistan[20]
[modifica | modifica wikitesto]3 febbraio, nel disastro aereo del volo Kam Air 904, sulle montagne a sud-est di Kabul, perdono la vita 104 persone, tra le quali tre italiani, due civili e un militare[31]:
- Bruno Vianini, nato a Roma il 7 febbraio 1963, capitano di fregata del Comando subacquei e incursori di Porto Venere. Promosso capitano di vascello e nominato Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia.
11 ottobre, Kabul, per un colpo di pistola alla testa esploso accidentalmente dal compagno di camerata[32][33][34][35]:
- Michele Sanfilippo, nato a Palermo il 2 giugno 1971, caporal maggiore del 4º Reggimento genio guastatori di Palermo dipendente dalla Brigata meccanizzata "Aosta". Promosso caporal maggiore capo.
Missione SFOR/MSU, Bosnia ed Erzegovina
[modifica | modifica wikitesto]17 novembre, in seguito ad incidente stradale lungo la strada statale M-17 tra Sarajevo e Mostar perde la vita [36][37]:
- Antonio Aiello, nato a Bagheria (PA) il 29 marzo 1960, maresciallo capo dell'Arma dei carabinieri in servizio a Borgo Sesia.
2006
[modifica | modifica wikitesto]27 aprile, Nassiriya, in seguito ad un attentato esplosivo ad un blindato cadono sul campo 3 militari italiani ed 1 rumeno[38], un altro militare italiano rimasto ferito gravemente, spirerà il 7 maggio[39]:
- Nicola Ciardelli, nato a Pisa l'11 settembre 1972, capitano della Brigata paracadutisti "Folgore". Promosso maggiore e decorato con la Croce d'onore;
- Carlo De Trizio, nato a Bisceglie (BA) il 12 gennaio 1969, maresciallo capo dell'Arma dei carabinieri nella Multinational Specialized Unit. Promosso maresciallo aiutante s. UPS e decorato con la Croce d'onore;
- Franco Lattanzio, nato a Pacentro (AQ) il 14 marzo 1968, maresciallo capo dell'Arma dei carabinieri nella Multinational Specialized Unit. Promosso maresciallo aiutante s. UPS e decorato con la Croce d'onore.
7 maggio, Nassiriya, in seguito all'attentato subito il 27 aprile, spira al Centro ustioni dell'Ospedale Civile Maggiore di Verona in conseguenza delle gravi ferite riportate[40]:
- Enrico Frassanito, nato a Padova il 24 gennaio 1965, maresciallo aiutante s. UPS dell'Arma dei carabinieri nella Multinational Specialized Unit. Promosso sottotenente e decorato con la Croce d'onore;
5 giugno, Nassiriya, ucciso dallo scoppio di un ordigno al passaggio del proprio convoglio militare[41]:
- Alessandro Pibiri, nato a Cagliari il 16 novembre 1981, primo caporal maggiore nel 152º Reggimento fanteria "Sassari" della Brigata meccanizzata "Sassari" di Sassari. Promosso caporal maggiore scelto e decorato con la Croce d'onore.
21 settembre, Nassiriya, a causa di un incidente stradale, avvenuto durante la pattuglia con un mezzo non blindato, a circa 10 km da Nassiriya[42]:
- Massimo Vitaliano, nato a Galatina (LE) il 10 novembre 1980, primo caporale maggiore nel 19º Reggimento "Cavalleggeri Guide" di Salerno, della 8ª Brigata bersaglieri "Garibaldi". Promosso caporal maggiore scelto.
Missione ISAF, Afghanistan[20]
[modifica | modifica wikitesto]5 maggio, Kabul, a causa dell'esplosione di un ordigno al passaggio di due Puma 6x6 degli Alpini sulla strada della valle del Musay, a sud-est di Kabul[43]:
- Manuel Fiorito, nato a Verona il 13 febbraio 1979, tenente del 2º Reggimento alpini di San Rocco Castagnaretta. Promosso capitano, decorato con la Croce d'Onore e insignito della Medaglia d'argento al Valor Militare alla memoria;
- Luca Polsinelli, nato a Orbetello (GR) il 20 ottobre 1977, maresciallo del 9º Reggimento alpini de L'Aquila. Promosso maresciallo capo e decorato con la Croce d'Onore.
2 luglio, Herat, muore durante la missione PRT della NATO a seguito di un attacco cardiaco[44]:
- Carlo Liguori, nato a Gragnano (NA) il 18 settembre 1965, tenente colonnello dell'Artiglieria contraerei, in servizio presso lo Stato maggiore dell'Esercito a Roma. Promosso colonnello.
20 settembre, Kabul, durante l'attività di pattuglia nel distretto di Chahar Asyab, circa 13 km a sud di Kabul, a causa del ribaltamento del Puma su cui viaggiava nella postazione di mitragliere[45]:
- Giuseppe Orlando, nato a Palermo il 16 maggio 1978, caporal maggiore del 2º Reggimento alpini di San Rocco Castagnaretta.
26 settembre, Kabul, durante l'attività di pattuglia nel distretto di Chahar Asyab, circa 10 km a sud di Kabul, uno dei tre Puma su cui viaggiano i militari, viene colpito dall'esplosione di un ordigno rudimentale, azionato probabilmente a distanza. Tre dei sei Alpini a bordo sono feriti gravemente e uno perisce poco dopo, un altro spirerà a Roma il 30 settembre[46][47]:
- Giorgio Langella, nato ad Imperia il 12 febbraio 1975, caporal maggiore del 2º Reggimento alpini di San Rocco Castagnaretta. Promosso caporal maggiore capo scelto e decorato con la Croce d'Onore.
30 settembre, Roma, ricoverato all'ospedale militare del Celio, a causa delle gravi ferite riportate in seguito all'attentato subito il 26 settembre precedente a Kabul[48]:
- Vincenzo Cardella, nato a Santa Maria Capua Vetere (CE) l'11 novembre 1982, caporal maggiore del 2º Reggimento alpini di San Rocco Castagnaretta. Promosso caporal maggiore scelto e decorato con la Croce d'Onore.
2007
[modifica | modifica wikitesto]Missione ISAF, Afghanistan[20]
[modifica | modifica wikitesto]4 ottobre, Roma, catturato dagli insorti insieme ad un altro agente e ad un collaboratore afghano il 22 settembre, riporta gravi ferite nel blitz condotto da forze speciali italiane e britanniche per liberarlo il 24 settembre. Muore all'ospedale militare del Celio[49][50]:
- Lorenzo D'Auria, nato a Castelfranco Emilia (MO) il 9 ottobre 1974, maresciallo capo nel 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin", dipendente dell'AISE. Promosso primo maresciallo e decorato con la Croce d'Onore.
24 novembre, distretto di Paghman, a seguito di una strage, ad opera di un attentatore suicida, che provoca nove vittime durante la cerimonia d’inaugurazione del ponte sul fiume nel distretto di Paghman, a circa 25 km nord-ovest di Kabul[51]:
- Daniele Paladini, nato a Lecce il 9 marzo 1972, maresciallo capo del 2º Reggimento genio pontieri di Piacenza. Promosso primo maresciallo e decorato con la Croce d'Onore.
2008
[modifica | modifica wikitesto]Missione ISAF, Afghanistan[20]
[modifica | modifica wikitesto]13 febbraio, Rudbar, a seguito di uno scontro a fuoco durante una distribuzione di viveri alla popolazione locale, decede[52]:
- Giovanni Pezzulo, nato a Carinola (CE) il 25 febbraio 1963, maresciallo, CIMIC Group South.
21 settembre, per cause naturali decede:
- Alessandro Caroppo, caporal maggiore.
2009
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[modifica | modifica wikitesto]15 gennaio, alla base italiana di "Camp Arena" di Herat, muore per cause naturali:
- Arnaldo Forcucci, maresciallo dell'Aeronautica Militare.
14 luglio, 50 km N/E di Farah, a seguito dello scoppio di un ordigno IED al passaggio del suo convoglio decede:
- Alessandro Di Lisio, caporal maggiore, 8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore"
17 settembre, Kabul, secondo una prima ricostruzione un'auto carica di esplosivo (150 kg) è riuscita ad infilarsi tra due mezzi Lince del 186º Reggimento della Brigata Folgore e detonare. Gli occupanti del primo mezzo sono morti sul colpo, mentre è deceduto anche un occupante del secondo mezzo. Erano quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due Lince. Sono inoltre morti 4 poliziotti e 20 civili afghani:
- Roberto Valente, sergente maggiore, 187º Reggimento della "Folgore".
- Matteo Mureddu, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della "Folgore".[53]
- Antonio Fortunato, tenente, 186º Reggimento della "Folgore".
- Davide Ricchiuto, primo caporal maggiore, 186º Reggimento della "Folgore".
- Giandomenico Pistonami, nato ad Orvieto il 15 maggio 1983, primo caporal maggiore del 186º Reggimento della "Folgore".
- Massimiliano Randino, primo caporal maggiore, 183º Reggimento "Nembo" della "Folgore".[54]
Il 21 settembre 2009, giornata di lutto nazionale, sono stati celebrati i solenni funerali di stato nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, che sono stati presieduti dall'ordinario militare, monsignor Vincenzo Pelvi. Alle esequie solenni hanno partecipato anche i quattro militari rimasti feriti nell'attacco: il primo maresciallo dell'Aeronautica Felice Calandriello, i primi caporalmaggiori della Folgore Rocco Leo, Sergio Agostinelli e Ferdinando Buono.[55]
15 ottobre, tra Herat e Shindand, a seguito di un incidente stradale, per il ribaltamento dell'autoblindato "Lince", durante uno spostamento operativo, è deceduto:
- Rosario Ponziano, caporal maggiore, 4º Reggimento alpini paracadutisti "Monte Cervino"[56].
Missione KFOR, Kosovo
[modifica | modifica wikitesto]18 febbraio, nella base "Campo Sparta" a Dečani per l’operazione “Joint Enterprise”, muore per cause naturali:
- Concetto Gaetano Battaglia, primo maresciallo in forza al 62º Reggimento fanteria "Sicilia".
2010
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[modifica | modifica wikitesto]26 febbraio, Kabul, in seguito ad un attentato condotto con una grande quantità di esplosivo ed armi automatiche da parte di un commando composto da 8 mujaheddin talebani contro tre hotel nell'area di Shahr-i-Naw, e che provoca un totale di 16 morti[57], rimane ucciso:
- Pietro Antonio Colazzo, nato a Galatina (LE) il 15 settembre 1962, agente dell'AISE[58][59], in servizio in Afghanistan da due anni.
17 maggio, alle 9:15 locali, in seguito allo scoppio di un ordigno esplosivo improvvisato avvenuto al passaggio di un convoglio, partito da Herat e diretto alla base di Bala Murghab per portare rinforzi, composto da 130 mezzi spagnoli, americani, afgani ed italiani, per un numero complessivo di circa 400 militari. Rimangono uccisi sul blindato Lince colpito dall'esplosione[60]:
- Massimiliano Ramadù, nato a Velletri (RM) l'8 febbraio 1977, sergente in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpino di Torino, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense". Promosso sergente maggiore e decorato con la Croce d'onore;
- Luigi Pascazio, nato a Grumo Appula (BA) il 23 novembre 1985, caporal maggiore in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpino di Torino, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense". Promosso caporal maggiore scelto. Decorato con la Croce d'onore e la Medaglia d'oro di vittima del terrorismo.
23 giugno, alle 19:04 locali, in seguito ad un episodio non del tutto chiarito che, ufficialmente, attribuisce la causa alla caduta dal proprio mezzo, un "Buffalo", nel corso di una ricognizione nei pressi di Shindand[61][62][63]:
- Francesco Saverio Positano, nato a Foggia il 12 giugno 1981, caporal maggiore scelto in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpino di Torino, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense".
25 luglio, suicida, in circostanze poco chiare, con un colpo di arma da fuoco all'interno del suo ufficio presso l'aeroporto di Kabul[64][65]:
- Marco Callegaro, nato a Gavello (RO) nel 1973, capitano in forza al 121º Reggimento artiglieria contraerei "Ravenna" di Bologna, era a capo della cellula amministrativa del comando «Italfor Kabul».
28 luglio, vittime di un attentato compiuto con un ordigno esplosivo durante l'attività di ricerca e disinnesco di IED lungo una strada ad 8 km a sud di Herat, nel distretto di Injil[66][67]:
- Mauro Gigli, nato a Sassari il 3 aprile 1969, primo maresciallo in forza al 32º Reggimento genio guastatori alpino di Torino, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense". Promosso sottotenente, decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria e con la Croce d'onore;
- Pierdavide De Cillis, nato a Bisceglie (BA) il 25 febbraio 1977, caporale maggiore capo in forza al 21º Reggimento genio guastatori di Caserta, inquadrato nella 8ª Brigata bersaglieri "Garibaldi". Promosso caporal maggiore capo scelto, decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria e con la Croce d'onore.
17 settembre, colpito a morte mentre cercava di catturare un gruppo di insorgenti che aveva appena piazzato un ordigno sul ciglio della strada che collega Farah a Delaram, nella zona di Bakwah, nell'area a est di Farah, nella provincia di Herat[68]:
- Alessandro Romani, nato a Roma il 18 luglio 1974, tenente in forza al 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" di Livorno ed operativo presso la Task Force 45. Promosso capitano. Decorato con la Medaglia d'oro al valore dell'esercito e con la Croce d'onore.
9 ottobre, 9:45 ora locale (le 7:15 in Italia), vittime dell'esplosione di un ordigno esplosivo improvvisato che colpisce il veicolo blindato Lince col quale stavano scortando un convoglio di 70 camion civili. Rientranti, verso ovest, dopo aver trasportato materiali per l'allestimento della base operativa avanzata denominata "Ice", nella valle del distretto del Gulistan, a circa 200 chilometri a est della provincia di Farah, al confine con la provincia di Helmand, nel sud ovest dell'Afghanistan, vengono fatti segno da colpi di arma da fuoco e poi dall'esplosione dello IED occultato sul ciglio della strada[69]:
- Gianmarco Manca, nato ad Alghero il 24 settembre 1978, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Decorato con la Croce d'onore;
- Francesco Vannozzi, nato a Pisa il 27 marzo 1984, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Decorato con la Croce d'onore;
- Sebastiano Ville, nato a Lentini (SR) il 17 settembre 1983, primo caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Decorato con la Croce d'onore;
- Marco Pedone, nato a Gagliano del Capo (LE) il 14 aprile 1987, caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Decorato con la Croce d'onore.
31 dicembre, colpito a morte da un cecchino durante uno scontro a fuoco nell'avamposto "Snow" di Buji, nel distretto di Gulistan, provincia di Farah[70]:
- Matteo Miotto, nato a Thiene (VI) il 1º aprile 1986, caporal maggiore in forza al 7º Reggimento alpini di Belluno. Promosso primo caporal maggiore. Decorato con la Medaglia d'argento al valore dell'esercito e con la Croce d'onore.
2011
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[modifica | modifica wikitesto]18 gennaio, colpito a morte alla testa da un ribelle in uniforme dell'esercito afghano, nell'avamposto denominato "Highlander" situato nella cintura di sicurezza intorno alla base di Bala Morghab, nell'ovest dell'Afghanistan:
- Luca Sanna, nato a Samugheo (OR) il 4 novembre 1978, caporal maggiore in forza all'8º Reggimento alpini di Cividale del Friuli. Promosso caporal maggiore capo e decorato con la Croce d'onore.
28 febbraio, morto in seguito all'esplosione di uno IED che ha investito il Lince su cui viaggiava di ritorno da un'operazione di assistenza medica nella zona di Shindand:
- Massimo Ranzani, nato a Ferrara il 24 marzo 1974, tenente in forza al 5º Reggimento alpini di Vipiteno[71][72]. Nominato capitano e decorato con la Medaglia d'argento al valore dell'esercito e con la Croce d'onore.
4 giugno, assassinato da un gruppo di afghani nel corso di un incidente, dalla dinamica non ben chiara, in cui aveva preso le difese di una donna statunitense presumibilmente aggredita[73], in una località della zona di Khinch nella valle di Mokni, tra i distretti di Bazarak e di Khenj, nella provincia del Panjshir, Afghanistan nord orientale[74] [75]:
- Cristiano Congiu, nato a Roma nel 1961, tenente colonnello dell'Arma dei Carabinieri della Direzione centrale per i servizi antidroga (DCSA), dal 2007 prestava servizio presso l'Ambasciata italiana a Kabul, come esperto antidroga.
2 luglio, ucciso nell'esplosione di uno IED posto ai margini della strada che ha coinvolto l'autocarro pesante (APS) che stava guidando, nei pressi del villaggio di Caghaz, 16 km ad ovest di Bakwa, ad est del distretto di Farah:
- Gaetano Tuccillo, caporal maggiore scelto nato a Pomigliano d'Arco (NA) il 20 gennaio 1982, in forza al Battaglione logistico "Ariete" di Maniago, inquadrato nella 132ª Brigata corazzata "Ariete". Decorato con la Croce d'onore.
12 luglio, ucciso nell'esplosione di uno IED che stava disinnescando a tre chilometri dalla base di "Camp Lavaredo" a Bakwa:
- Roberto Marchini, nato a Caprarola (VT) il 21 luglio 1983, primo caporal maggiore in forza all'8º Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore" di Legnago. Decorato con la Croce d'onore.
25 luglio, ucciso durante un'operazione congiunta tra militari italiani e forze afgane nella zona a nord ovest della valle di Bala Morghab:
- David Tobini, nato a Roma il 23 luglio 1983, primo caporal maggiore in forza al 183º Reggimento paracadutisti "Nembo" di Pistoia. Decorato con la Medaglia d'argento al valor militare, la Croce d'onore e la Medaglia d'oro di vittima del terrorismo.
16 settembre muore per cause naturali ad Herat:
- Matteo De Marco, nato a Vallo della Lucania (SA) il 22 marzo 1957, maggiore dell'Arma dei Carabinieri presso la Scuola allievi marescialli e brigadieri carabinieri di Velletri, comandante dell'RC-West Training Centrale.
23 settembre, muoiono in seguito ad incidente stradale incorso al VTLM Lince su cui viaggiavano, circa 20 Km da Herat[76][77][78]:
- Riccardo Bucci, nato a Milano il 1º settembre 1977, tenente del Reggimento lagunari "Serenissima" di Venezia;
- Mario Frasca, nato a Foggia il 22 gennaio 1979, caporal maggiore scelto del Comando delle forze operative terrestri (COMFOTER) di Verona;
- Massimo Di Legge, nato ad Aprilia il 22 luglio 1983, caporal maggiore del Raggruppamento logistico centrale di Roma.
2012
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[modifica | modifica wikitesto]13 gennaio, muore a causa di un malore a Farah[79]:
- Giovanni Gallo, nato ad Alghero (SS) il 20 novembre 1962, tenente colonnello del 152º Reggimento fanteria "Sassari".
20 febbraio, muoiono in seguito ad incidente stradale incorso al VTLM Lince su cui viaggiavano, 20 Km a sud-ovest di Shindand, nella parte occidentale dell'Afghanistan[80]:
- Francesco Currò, nato a Messina il 27 febbraio 1979, caporal maggiore capo del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì;
- Francesco Paolo Messineo, nato a Termini Imerese (PA) il 23 maggio 1983, primo caporal maggiore del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì;
- Luca Valente, nato a Gagliano del Capo (LE) l'8 gennaio 1984, primo caporal maggiore del 66º Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" di Forlì.
24 marzo, muore a seguito di un attacco condotto con 3 colpi di mortaio alle ore 18:00 locali (in Italia 14:30), contro la FOB (Forward Operative Base ovvero base operativa avanzata) "Ice" nel distretto di Gulistan, nella provincia di Farah, nel settore Sud-Est dell'area di responsabilità italiana, assegnata alla Task Force South-East[81]:
- Michele Silvestri, nato a Napoli il 17 maggio 1978, sergente del 21º Reggimento genio guastatori di Caserta, inquadrato nella 8ª Brigata bersaglieri "Garibaldi". Decorato di croce d'onore.
25 giugno, alle 08:50 locali (le 06:20 in Italia) in un campo per l'addestramento della polizia afghana, ad Adraskan, nella provincia occidentale di Herat, un razzo da 107mm è esploso vicino una garitta di osservazione installata a ridosso della linea di tiro del poligono.[82]:
- Manuele Braj, nato a Galatina (LE) il 18 gennaio 1982, appuntato scelto del 13º Reggimento carabinieri "Friuli-Venezia Giulia". Decorato di croce d'onore e di Medaglia d'oro "vittima del terrorismo".
25 ottobre, nel corso di un'operazione congiunta della Task Force South East con il 207º Corpo dell'esercito afgano, impegnati in una attività di pattuglia nel villaggio di Syav, nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah, a sud di Herat, a circa 20 chilometri a ovest della Base Operativa Avanzata "Lavaredo" di Bakwa, dove ha sede la Task Force South East, sono stati attaccati da insorti afghani. Tra gli italiani 1 morto (gravemente ferito all'addome è deceduto nella struttura sanitaria di livello superiore di Camp Bastion alle 19:45 ore locali) e 3 feriti, 1 soldato afghano morto.
- Tiziano Chierotti, nato a Sanremo (IM) il 7 ottobre 1988, caporale (vfp4) del 2º Reggimento Alpini. Promosso caporal maggiore (vfp4). Decorato di croce d'onore.
Missione KFOR, Kosovo
[modifica | modifica wikitesto]18 giugno, nella base di Novo Selo, non lontana da Kosovska Mitrovica, cade per cause non chiare (suicidio o incidente con la propria arma da fuoco):
- Michele Padula, nato a Montemesola (TA) il 15 settembre 1986, caporal maggiore dell'11º Reggimento bersaglieri, inquadrato nella 132ª Brigata corazzata "Ariete".
2013
[modifica | modifica wikitesto]Missione ISAF, Afghanistan[20]
[modifica | modifica wikitesto]8 giugno, muore a causa di un attacco a Farah[83]:
- Giuseppe La Rosa, 31 anni, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), capitano del 3º Reggimento bersaglieri. Promosso maggiore. Decorato di croce d'onore e medaglia d'oro al valor militare alla Memoria.
2014
[modifica | modifica wikitesto]Missione Militare Italiana in Libia (MIL), Libia
[modifica | modifica wikitesto]24 febbraio, perde la vita a causa di un malore nel campo di addestramento di Tripoli:
- Corrado Oppizio, 48 anni, nato a Salerno, maresciallo aiutante S.U.P.S. dell'Arma dei Carabinieri, inquadrato nel reparto operativo del comando provinciale di Roma, Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Missione Militare UNIFIL (Operazione Leonte) in Libano
[modifica | modifica wikitesto]12 agosto Shama, nella parte meridionale del Paese presso il "Combat Service Support Battalion", è stato trovato cadavere, per suicidio o incidente durante un turno di guardia[84][85]:
- Luigi Sebastianis, nato a Mortegliano (UD) il 3 ottobre 1969, primo maresciallo del Battaglione logistico "Ariete" di Maniago (PN), reparto inquadrato nella 132ª Brigata corazzata "Ariete".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rientro in Patria della Salma del maresciallo M.A.V.M. Pio Semproni deceduto ad Agordat (Eritrea) nel 1950, in carabinieri.it. URL consultato l'11 luglio 2012.
- ^ a b c d e f Italiani caduti all'estero (PDF), in uomofolgore.it. URL consultato il 1º marzo 2011.
- ^ Jean-Loup Eychenne, lieutenant de vaisseau (tenente di vascello) della Marine nationale francese, perito col resto dell'equipaggio
- ^ Ordine del giorno per la seduta n. 204 della Commissione Difesa, in senato.it. URL consultato il 1º marzo 2011.
- ^ UNITAF "Restore Hope" (9 dicembre 1992 - 4 maggio 1993), in pratica è il seguito della missione UNOSOM I/ITALFOR "Ibis I" che ha operato in territorio somalo dall'aprile 1992 al dicembre dello stesso anno
- ^ mistero sulla morte del para' in Somalia
- ^ UNOSOM II (4 maggio 1993 - 21 marzo 1994); United Shield (20 gennaio - 3 marzo 1995), in pratica è il seguito della missione UNITAF/ITALFOR "Ibis II" che ha operato in territorio somalo dal dicembre 1992 al maggio 1993
- ^ Alessandro, ucciso dalla guerra 7 anni dopo Repubblica.it
- ^ John Lynch, Sgt. of the Irish Army
- ^ Vedi DOP. La pronuncia classica, Còssovo /ˈkɔssovo/, è variamente attestata: cfr. «La battaglia di Còssovo in cui l'impero di Serbia perì» (Giosuè Carducci); «Ti chiaman di Còssovo al piano» (Gabriele d'Annunzio). L'accentazione Cossòvo /kosˈsɔvo/, all'albanese, è invece priva di riscontro storico, sebbene attestata nell'uso giornalistico contemporaneo. Del resto, Cossovo è un nome serbo (Kosovo Polje, la "Piana dei Merli").
- ^ a b c d Incidenti e Caduti della operazione internazionale in Iraq - ANTICA BABILONIA sul sito del Ministero della Difesa, su difesa.it. URL consultato il 31 agosto 2015.
- ^ Dottor Stefano Rolla, regista; signor Marco Beci, cooperatore internazionale.
- ^ Nassiriya, 12 novembre 2003, in accademia19.it. URL consultato il 1º marzo 2011.
- ^ A Firenze i funerali del sovrintendente di Polizia Francesco Niutta sul sito del Ministero dell'Interno, su www1.interno.gov.it, 27 novembre 2003. URL consultato l'8 settembre 2015.
- ^ ROMA — È stata rimpatriata ieri mattina la salma del Sovrintendente Capo della Polizia di Stato, Francesco Niutta, in Il Tempo, 24 novembre 2003. URL consultato l'8 settembre 2015.
- ^ Alberti Francesco, Matteo e l' orgoglio dei «fanti da mar», in Corriere della Sera, 18 maggio 2014. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ Felice Cavallaro, Caduti Nassiriya, soldato ucciso da camion pirata, in Corriere della Sera, 6 luglio 2014, p. 11. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ Riccardo Staglianò, Muore soldato italiano a Nassiriya, in La Repubblica, 6 luglio 2014, p. 18. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ Carabiniere scelto Fabrizio Nasini sul sito Difesa.it (PDF), su difesa.it. URL consultato il 9 settembre 2015.
- ^ a b c d e f g h i j Incidenti e Caduti della operazione internazionale in Afghanistan - ISAF sul sito del Ministero della Difesa, su difesa.it. URL consultato il 28 agosto 2015.
- ^ In Puglia la salma di Gianni, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 4 ottobre 2004. URL consultato il 9 settembre 2015.
- ^ Morto in Afghanistan un alpino del Susa, in L'Alpino, Associazione Nazionale Alpini, 5 ottobre 2004. URL consultato il 9 settembre 2015.
- ^ Renzo Cianfanelli, Raffica da terra, ucciso in un volo di soccorso, in Corriere della Sera, 22 gennaio 2005, p. 2. URL consultato il 31 agosto 2015.
- ^ Meo Ponte, Iraq, ucciso soldato italiano, in La Repubblica, 22 gennaio 2005. URL consultato il 31 agosto 2015.
- ^ Marco Nese, Muore in esercitazione parà della Folgore, in Corriere della Sera, 16 marzo 2005, p. 2. URL consultato il 1º settembre 2015.
- ^ Iraq, Wikileaks: "Il sergente Marracino ucciso da fuoco amico in una esercitazione", in QN Quotidiano Nazionale, 25 ottobre 2010. URL consultato il 1º settembre 2015.
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- ^ Forse colpito per errore il militare morto a Kabul, in Il Sole 24 Ore, 11 ottobre 2005. URL consultato l'11 settembre 2015.
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- ^ Bosnia, carabiniere muore in incidente, in Corriere della Sera, 17 novembre 2005. URL consultato l'11 settembre 2015.
- ^ Bosnia, carabiniere muore in un incidente stradale, in La Repubblica, 17 novembre 2005. URL consultato l'11 settembre 2015.
- ^ Bogdan Hancu, di 28 anni, caporale della Polizia Militare Rumena
- ^ I tre soldati uccisi in Iraq giovani ma di esperienza, in La Repubblica, 27 aprile 2006. URL consultato il 2 settembre 2015.
- ^ Verona, morto il maresciallo superstite dell'attacco terroristico di Nassiriya, in La Repubblica, 7 maggio 2006. URL consultato il 3 settembre 2015.
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- ^ Nassiriya, soldato italiano muore in un incidente stradale, in La Repubblica, 21 settembre 2006. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ Cecilia Zecchinelli, Blindato colpito da una bomba a Kabul Due alpini morti. I talebani rivendicano, in Il Corriere della Sera, 6 maggio 2006, pp. 2-3. URL consultato il 14 settembre 2015.
- ^ Afghanistan, muore per un infarto un tenente colonnello italiano, in La Repubblica, 2 luglio 2006.
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- ^ Afghanistan, l'esplosione di una bomba uccide un soldato italiano, cinque i feriti, in La Repubblica, 26 settembre 2006. URL consultato il 15 settembre 2015.
- ^ La salma di Langella in Italia, in Corriere della Sera, 28 settembre 2006. URL consultato il 15 settembre 2015.
- ^ Morto Cardella, alpino ferito a Kabul stroncato da insufficienza respiratoria, in La Repubblica, 1º ottobre 2006. URL consultato il 15 settembre 2015.
- ^ Morto l'agente del Sismi ferito, in Corriere della Sera, 4 ottobre 2007. URL consultato il 1º marzo 2011.
- ^ Morto D'Auria, ferito in Afghanistan. Prodi: "Un figlio caduto per tutti noi", in La Repubblica, 4 ottobre 2007. URL consultato il 15 settembre 2015.
- ^ Attentato a Kabul, morto un militare italiano. Tra le vittime anche sei bambini, in La Repubblica, 24 novembre 2007. URL consultato il 15 settembre 2015.
- ^ Afghanistan, morto soldato italiano, 13 febbraio 2008. URL consultato il 4 ottobre 2015.
- ^ Il nome delle vittime italiane a Kabul, su repubblica.it, 17 settembre 2009. URL consultato il 17 settembre 2009.
- ^ Chi sono i militari morti in Afghanistan, su corriere.it, 17 settembre 2009. URL consultato il 17 settembre 2009.
- ^ http://www.ilsole24ore.com/
- ^ Afghanistan, si ribalta un lince muore un militare italiano, su repubblica.it, 15 ottobre 2009. URL consultato il 15 ottobre 2009.
- ^ Kabul, attacco dei talebani: 16 morti. Un agente dei servizi italiano tra le vittime, su corriere.it, 26 febbraio 2010. URL consultato il 17 maggio 2010.
- ^ Una «copertura» diplomatica per il funzionario italiano. L’agente segreto che parlava il dari e teneva i contatti con gli afghani, su corriere.it, 27 febbraio 2010. URL consultato il 17 maggio 2010.
- ^ A Kabul l'addio a Pietro Colazzo, la salma in viaggio per l'Italia, su corriere.it, 28 febbraio 2010. URL consultato il 17 maggio 2010.
- ^ Afghanistan, uccisi 2 soldati Italiani Due feriti: c'è anche una donna, in Corriere della sera, 17 maggio 2010. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Afghanistan: il caporal maggiore scelto Francesco Saverio Positano perde la vita in un incidente nel corso di un’operazione nei pressi di Shindand, su difesa.it, 23 giugno 2010. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Oggi, 23 Giugno 2010, muore in Afghanistan il caporal maggiore foggiano Francesco Saverio Positano, in Il Mattino di Foggia, 23 giugno 2014. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Maristella De Michele, Caso riaperto: "Positano fu investito", in Brindisi Report, 2 febbraio 2012. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Gilberto Dondi, Abitava a Bologna il militare suicida in Afghanistan, in Il Resto del Carlino, 27 luglio 2010. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Carlo Cavriani, Il figlio è morto suicida a Kabul: «Voglio la verità», in Il Resto del Carlino, 12 febbraio 2011. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Maria Rosa Tomasello, Afghanistan, è sassarese uno dei due militari uccisi, in La Nuova Sardegna, 29 luglio 2010. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Afghanistan, l'ultimo racconto di Mauro Gigli in un'intervista all'Adnkronos, in Adnkronos, 29 luglio 2010. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Spari contro task force italiana morto uno dei due militari feriti, in La Repubblica, 17 settembre 2010. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ Strage di militari italiani a Farah uccisi quattro alpini, altri due feriti, in La Repubblica, 9 ottobre 2010. URL consultato il 28 agosto 2015.
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- ^ Maso Notarianni, Cristiano Congiu: parla il ragazzo afgano che il carabiniere ha ferito, in PeaceReporter, 4 giugno 2011. URL consultato il 27 agosto 2015.
- ^ AFGHANISTAN, 3 MILITARI ITALIANI MORTI IN UN INCIDENTE
- ^ Afghanistan, le vittime sono Riccardo Bucci, Mario Frasca, Massimo Di Legge
- ^ Militare di Latina morto in Afghanistan
- ^ Alghero accoglie Giovanni Gallo
- ^ Incidente stradale in Afghanistan morti tre militari italiani, un ferito - Repubblica.it
- ^ Attaccato avamposto italiano in Gulistan Morto un soldato, cinque feriti, due gravi - Repubblica.it
- ^ Attentato a campo di addestramento - Un carabiniere morto e altri due feriti - Repubblica.it
- ^ Afghanistan, ucciso militare italiano in un attacco nella zona di Farah
- ^ http://www.repubblica.it/esteri/2014/08/12/news/libano_trovato_morto_militare_italiano_unifil-93618654/?ref=HREC1-11
- ^ http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/12/libano-militare-trovato-morto-nella-base-militare-dellonu-inchiesta-sulle-cause/1088959/