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La storia della città risulta essere incerta, anche a causa di un terremoto che nel 1731 distrusse la quasi totalità del borgo medievale (più noto con l'appellativo di Terra Vecchia); il rinvenimento, nel territorio cittadino, di iscrizioni e reperti archeologici, comproverebbe che lo sviluppo della città ebbe inizio con la dominazione romana, durante cui divenne municipium.
L'economia cittadina è legata soprattutto alla lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, la superficie totale coltivata è infatti pari a 49.146,36 ettari,[3] il più alto valore a livello regionale. A riprova della propria vocazione agricola, Cerignola è ormai l'ultima città della Capitanata in cui è possibile osservare le fosse granarie, ovvero particolari silos per la conservazione del grano.
Ceriniola (o Keriniola) fu un centro normanno di notevole importanza sorto sulle ceneri di un insediamento del 300 a.C. noto con il nome di Cerina (o Kerina).
La posizione strategica della città sull'antica via Traiana permise, sotto la famiglia degli Angioini, un forte sviluppo che ne accrebbe l'importanza, sia sotto il profilo agricolo che commerciale. Nel 1418 divenne feudo della famiglia Caracciolo.
Nel Seicento il feudo passò in mano alla famiglia Pignatelli che lo mantenne per circa un secolo consolidandone l'importanza agricola e commerciale.
Nel 1731 un devastante terremoto colpì la città distruggendo la quasi totalità dei monumenti e delle abitazioni più antiche.
I primi dell'Ottocento furono contraddistinti da un forte sviluppo urbanistico favorito anche dalla crescita economica che interessò la città in seguito alla bonifica del territorio.
L'agricoltura ha da sempre rivestito un ruolo di primo piano per l'economia cittadina e questo ha permesso a Cerignola di essere tra le protagoniste della scena agricola nazionale, tant'è vero che nel secondo Dopoguerra si è assistito alla nascita di numerose imprese industriali e di trasformazione dei prodotti agricoli.
Nel periodo 1944-45, durante la II Guerra Mondiale, Cerignola ospitò il 461° Gruppo Bombardieri dell'aeronautica militare americana, sul cui sito è possibile osservare alcune fotografie dell'epoca.
La ripartizione, però, non tenne conto delle provincie di Basilicata e Capitanata, create da Alfonso I d'Aragona; proprio quest'ultima fu motivo del contendere tra le due nazioni, a causa soprattutto delle forti entrate derivanti dall'istituzione della Dogana delle Pecore; ne derivarono una serie di scontri che culminarono nel conflitto tra i due eserciti nel 1503.
Il borgo antico, meglio noto con l'appellativo di Terra Vecchia, è il nucleo originario da cui si è sviluppata la città; la sua origine risale con tutta probabilità all'epoca romana, durante cui il centro era un insediamento di scambio. Situato a nord, in passato era circondato da una cinta muraria con castello e torri, è caratterizzato da viuzze tortuose e strette e presenta abitazioni molto diverse tra loro; l'eterogeneità dei nuclei abitativi è imputabile al periodo in cui essi sono stati costruiti ed al ceto che li abitava.
Tra i monumenti maggiori del centro storico troviamo la Chiesa Madre, ovvero l'antica cattedrale, intitolata a san Francesco d'Assisi, che risulta essere anche l'edificio religioso più antico della città.
La mancanza di molte testimonianze del passato è ascrivibile al terremoto del 1731, che danneggiò gran parte degli edifici del borgo, quale il castello che rimase semidistrutto.
L'icona bizantina della Madonna di Ripalta è un dipinto su tela disteso su due tavole di legno che si ritiene risalga al 1100 d.C. Sulla tavola è raffigurata la Madonna su un trono con in grembo il bambino Gesù.
Si narra che il quadro fu ritrovato in una località chiamata "ripa alta" sulla riva sinistra del fiume Ofanto, da qui il nome Ripalta. Fino a metà del XIX secolo, l'adorazione della Madonna di Ripalta si svolse quasi sempre nell'omonima chiesetta campestre. A partire da settembre, tutta la cittadinanza si recava in processione a Ripalta per prelevare l'immagine e portarla a Cerignola nella chiesa Collegiata di San Pietro.
Nel 1859 la Madonna di Ripalta fu proclamata Patrona principale di Cerignola e la si festeggia l'8 settembre, il giorno della natività di Maria. Da allora si stabilì che l'immagine per sei mesi, da ottobre ad aprile, rimanesse nella cappella su l'Ofanto, e per gli altri sei mesi fosse ospite della Cattedrale di Cerignola (Duomo Tonti).
Il trasporto pubblico urbano della città di Cerignola è affidato ad una rete di 5 linee di autobus, circolanti nel territorio cittadino, che collegano i diversi quartieri del centro abitato.
La compagnia aggiudicataria della concessione per la gestione del trasporto collettivo è stata, fino al suo fallimento, la Società Trasporto Urbano Cerignola (S.T.U.C.); attualmente, e per il tempo necessario all’amministrazione comunale per approntare e approvare il bando di gara per l’assegnazione del servizio, il titolare del servizio è la curatela fallimentare della S.T.U.C.
La cucina cerignolana, basata sui cardini della cucina pugliese, ovvero: olio, grano, formaggi ed ortaggi, tende a valorizzare i prodotti locali creando piatti semplici ma nel contempo saporiti.
Soprattutto il grano duro rappresenta un ingrediente imprescindibile da cui si ricavano un gran numero di alimenti, dal pane a gli innumerevoli formati di pasta, passando per le focaccine (simili ai calzoni e farciti con formaggi, salumi o verdure) e la focaccia (in dialetto cukëlë).
Tra una portate e l'altra è possibile gustare gli scaldatelli, ovvero taralli cotti in forno ma sbollentati prima della cottura, risultando così particolarmante morbidi.
Il suo nome lo deve al fatto che la maggiore diffusione la si ha per l'appunto nel territorio di Cerignola, dove ha sviluppato caratteristiche migliori, rispetto alla varietà originale, grazie alle caratteristiche del terreno.
Il forte incremento demografico che si ebbe a Cerignola nel XIX secolo, portò alla necessità di costruire una nuova Cattedrale. La vecchia Chiesa Madre, infatti, non era più sufficiente a contenere la popolazione.
Il Comune valutò diversi progetti, ma li bocciò tutti perché ritenuti troppo esosi. Finché, nel 1855, un concittadino, tale Paolo Tonti (da cui il Duomo trae il proprio nome), nel suo testamento dispose che le rendite provenienti dai suoi beni sarebbero servite alla costruzione della nuova Cattedrale. Anche in questo caso furono numerosi i progetti vagliati e scartati o perché troppo costosi, o perché la cittadinanza non li considerava di proprio gradimento. Finalmente nel 1870 venne approvato il progetto della nuova chiesa, ad opera dell'Ingegner Enrico Alvino, i cui lavori iniziarono il 29 giugno 1873.
I lavori, a causa di vicissitudini varie, si protrassero per più di sessant'anni, permettendo l'inaugurazione dell'opera solo nel lontano 1934. La Chiesa ereditò i titoli di Cattedrale e di parrocchia di "San Pietro Apostolo" dall'antica Chiesa Madre e, nel 1986, fu innalzata a sede vescovile della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano ed a Cattedrale diocesana. Il 22 febbraio 1999, il cardinale Georgius A. Medina Estévez ha elevato la Cattedrale a Basilica Minore intitolata a "San Pietro Apostolo".
Il monumento di grandiose dimensioni (la cui cupola è visibile anche a distanza di chilometri) conserva per sei mesi (da maggio a settembre) l'icona della Madonna di Ripalta, Santa Patrona Principale della città.
Le Fosse Granarie testimoniano un tipo di conservazione dei cereali in passato ampiamente diffuso in Capitanata. Il sito di Cerignola è l'unico ad essersi conservato ed in cui è ancora possibile osservare questi particolari silos; risulta quindi palese la sua valenza sul piano archeologico e sociale.
Il Piano delle Fosse è situato in prossimità del centro cittadino ed è composto da centinaia di silos sotterranei identificati per mezzo di appositi cippi su cui è inciso un numero progressivo e le iniziali del proprietario.
Il piano comprende, inoltre, i magazzini utilizzati dalle compagnie di sfossatori, ovvero coloro i quali partecipano alle operazioni di carico ed estrazione del grano.
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Torre Alemanna è un complesso monumentale risalente al XIII secolo situato a Borgo Libertà, frazione distante 18 km dalla città, in prossimità di importanti arterie stradali utilizzate durante la transumanza.
Il sito presenta edifici diversi tra loro (o la cui funzione è stata riconvertita) a causa dei molteplici ruoli da esso assolti nel corso dei secoli; troviamo infatti una chiesa, gli alloggi per i cavalieri, un palazzo dell'abate e naturalmente la torre.
I vincoli a cui è stata sottoposta Torre Alemanna a partire dal 1983,[4] hanno permesso l'avvio di interventi di restauro della stessa. Di recente alcuni scavi hanno inoltre portato alla luce ulteriori reperti relativi al complesso.
Fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del dopoguerra, a differenza di molti altri sindacalisti egli non fu operaio ma contadino, nato da una famiglia di braccianti, la classe sociale più numerosa in quei tempi in Puglia. Già negli anni dell'adolescenza iniziò una intensa attività politica e sindacale; a 15 anni fu tra i promotori del Circolo giovanile socialista di Cerignola, mentre nel 1911 passò a dirigere la Camera del Lavoro di Minervino Murge; in seguito avrebbe diretto anche la Camera del Lavoro di Bari, dove organizzò la difesa della sede della Camera del Lavoro, sconfiggendo gli squadristi fascisti di Caradonna con ex ufficiali legionari di Fiume, socialisti, comunisti e anarchici, assieme agli Arditi del Popolo...
La Chiesa della Beata Vergine del Monte Carmelo di Cerignola (nota anche come Chiesa del Carmine) è un edificio religioso, in stile barocco, risalente al XVI secolo costruito ad opera dei frati Carmelitani trasferitisi in città.
La Chiesa del Carmine, originariamente chiamata "Maria Santissima del Carmelo fuori le mura e Sant'Anna" perché ubicata fuori dal borgo antico (meglio noto con l'appellativo di Terra Vecchia), fu costruita nel XVI secolo, successivamente all'insediamento dei frati Carmelitani in città avvenuto nel 1576...
L'Unione Sportiva Dilettantistica Audace Cerignola è la principale squadra di calcio della città di Cerignola e attualmente milita nel campionato di Promozione pugliese.
Lo stadio Domenico Monterisi, inaugurato nel 1932, è la maggiore struttura calcistica della città e ospita le partite casalinghe dell'U.S.D. Audace Cerignola. La sua capienza è di circa 5.000 posti.