Utente:SleepyWaterHog/Sandbox2
SleepyWaterHog/Sandbox2 | |
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Nome IUPAC | |
(4R,6S,8S,10Z,12R,14R,16E,18R,19R,20S,21S)-19,21-diidrossi-22-{(2S,2'R,5S,5'S)-5'-[(1R)-1-idrossietil]-2,5'-dimetilottaidro-2,2'-bifuran-5-il}-4,6,8,12,14,18,20-eptametil-11-ossido-9-ossodocosa-10,16-dienoato di calcio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C41H70O9Ca |
Massa molecolare (u) | 747.0671 g/mol |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 302 |
Consigli P | --- [1] |
La ionomicina è uno ionoforo prodotto dal batterio Streptomyces conglobatus[2].
La molecola fu inizialmente brevettata nel 1975 dalla E.R. Squibb & Sons come antibiotico polietere contro Batteri Gram-positivi[3][4].
Come per altri antibiotici della stessa classe, la ionomicina non ha trovato impiego in clinica a causa della sua tossicità[4][5], tuttavia, grazie alla marcata avidità per gli ioni Ca2+[6], ha trovato diversi impieghi nella ricerca scientifica.
È spesso usata a scopi di ricerca per innalzare il livello di calcio intracellulare e capire il trasporto di Ca2+ attraverso le membrane. È anche usata per stimolare la produzione di citochine, quali interferone, perforina, interleuchina 2 e interleuchina 4 tipicamente in combinazione con TFA. Queste citochine svolgono un importante ruolo nella risposta infiammatoria.
Commercialmente la ionomicina può essere reperita in forma acida o come sale di Ca2+.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sigma Aldrich; rev. del 12.05.2014, riferita al sale di calcio
- ^ Ionomycin Calcium salt Archiviato il 26 giugno 2006 in Internet Archive. Fermentek, pagina di produzione della ionomicina
- ^ Espacenet – search results, su worldwide.espacenet.com. URL consultato il 7 maggio 2024.
- ^ a b (EN) Wen-Chin Liu, Dorothy Smith Slusarchyk e Gail Astle, IONOMYCIN, A NEW POLYETHER ANTIBIOTIC, in The Journal of Antibiotics, vol. 31, n. 9, 1978, pp. 815–819, DOI:10.7164/antibiotics.31.815. URL consultato il 7 maggio 2024.
- ^ (EN) Dion A Kevin II, Damaris AF Meujo e Mark T Hamann, Polyether ionophores: broad-spectrum and promising biologically active molecules for the control of drug-resistant bacteria and parasites, in Expert Opinion on Drug Discovery, vol. 4, n. 2, 2009-02, pp. 109–146, DOI:10.1517/17460440802661443. URL consultato il 7 maggio 2024.
- ^ C. Liu e T.E. Hermann, Characterization of ionomycin as a calcium ionophore., in Journal of Biological Chemistry, vol. 253, n. 17, 1978-09, pp. 5892–5894, DOI:10.1016/s0021-9258(17)34550-7. URL consultato l'8 maggio 2024.