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Viaggio con Anita

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Viaggio con Anita
Claudine Auger e Giancarlo Giannini in una scena del film
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1979
Durata115 min
Generedrammatico
RegiaMario Monicelli
SoggettoTullio Pinelli
SceneggiaturaMario Monicelli, Leo Benvenuti, Paul D. Zimmerman, Tullio Pinelli, Piero De Bernardi
ProduttoreAlberto Grimaldi
Casa di produzionePea
Distribuzione in italianoUnited Artists Europa
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioRuggero Mastroianni
MusicheEnnio Morricone
ScenografiaLorenzo Baraldi
CostumiVittoria Guaita
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Viaggio con Anita è un film del 1979 diretto da Mario Monicelli.

Guido Massaccesi, dirigente bancario romano, informato da sua sorella Oriana che il padre Armando è gravemente malato, lascia la moglie Elisa con il figlio e parte in macchina, una Alfa Romeo Giulietta, per raggiungere Rosignano Solvay, loro paese natale. Deciso a compiere il viaggio in dolce compagnia, Guido va a trovare Jennifer, la sua amante che non vede da mesi. Il netto rifiuto della ragazza a seguirlo lo spinge a portare con sé Anita Watson, una ventiseienne americana, venuta a Roma per ritrovare un architetto italiano conosciuto a Chicago. La ragazza, all'oscuro sul vero motivo del viaggio, reagisce alle prepotenze del compagno e provoca un incidente stradale. Dopo una sosta ad Orbetello, i due legano maggiormente e compiono una capatina alla deserta Isola del Giglio. Giunti nei pressi di Rosignano Solvay dove nel frattempo Armando è morto, assistito dalla moglie Adelina e dai figli Teo, Omero e Oriana, l'incosciente Guido scarica Anita presso una pensioncina e raggiunge la famiglia. Dopo aver fatto amicizia con la centralinista Sandra e dopo aver atteso invano delle spiegazioni sullo strano comportamento di Guido, Anita scopre casualmente la verità e lo raggiunge mentre il corteo funebre sta per avviarsi al camposanto. L'arrivo dell'americana provoca uno scandalo e Guido si vendica rivelando la presenza di Noemi, l'amante di suo padre da 18 anni. Anita rifiuta di far pace con Guido e parte da sola alla volta di Pisa.

Il film è basato su un trattamento, scritto nel 1957 da Federico Fellini e Tullio Pinelli, alla cui stesura ha contribuito anche Pier Paolo Pasolini, che prendeva spunto dal viaggio effettuato l'anno precedente da Fellini, in occasione della morte del padre.[1] Inedito in Italia - l'unica edizione disponibile è in lingua inglese[2] - è uno dei tre grandi "viaggi", assieme al Mastorna e a Tulum, che Fellini non realizzò mai.

Nel 1989, in un'intervista rilasciata a Virgilio Fantuzzi su La Civiltà Cattolica, Fellini dichiarò: «Il soggetto cinematografico, forse il più bello che ho scritto, ma che poi non ho realizzato, s'intitolava Viaggio con Anita. L'ho venduto tanti anni dopo, un po' vergognosamente, a Grimaldi, che lo ha fatto realizzare a Monicelli, ma è diventato tutto un'altra cosa. Se ho un pentimento è riferito al fatto di non aver realizzato quel film».

Nel 2012 è uscito un film liberamente ispirato a questo testo: Anita di Luca Magi, presentato in concorso al 30° Torino Film Festival.

  1. ^ Tullio Kezich, Federico: Fellini, la vita e i film, Feltrinelli, Milano, 2002, pag. 186.
  2. ^ Federico Fellini, "Moraldo in the city and A Journey with Anita", a cura di John C. Stubbs, University of Illinois Press, Urbana, 1983.

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