Athyma nefte
Athyma nefte | |
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Esemplare femminile di A. nefte | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Panorpoidea |
Ordine | Lepidoptera |
Sottordine | Glossata |
Infraordine | Heteroneura |
Divisione | Ditrysia |
Superfamiglia | Papilionoidea |
Famiglia | Nymphalidae |
Sottofamiglia | Limenitidinae |
Tribù | Limenitidini |
Genere | Athyma |
Specie | A. nefte |
Nomenclatura binomiale | |
Athyma nefte (Cramer, 1780) | |
Sinonimi | |
Papilio nefte | |
Sottospecie | |
(parziale)
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Athyma nefte (Cramer, 1780)[1][2] è un lepidottero diurno appartenente alla famiglia Nymphalidae, presente nell'Asia meridionale e nel Sud-est asiatico.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La seguente descrizione è basata sul lavoro di Bingham.[3][4]
Athyma nefte nivifera
[modifica | modifica wikitesto]Questa sottospecie è stata osservata nel Borneo e nella penisola malese.
Maschio: la pagina superiore è nera con macchie bianco neve più o meno bordate con irrorazioni di scaglie blu. L'ala anteriore mostra una striscia discoidale oscuramente divisa e irregolare lungo il margine superiore; una fascia discale bianca molto curva e ampiamente interrotta; quest'ultima composta da tre macchie quadrate oblique inclinate verso l'esterno negli interspazi 1 u9 1 e 2, e tre macchie oblunghe inclinate verso l'interno negli interspazi 4, 5 e 6, nessuna macchia nell'interspazio 3; al di là di questo si trovano una linea chiara subterminale interna ed una esterna divise da una stretta fascia nera trasversale, la prima che termina vicino all'apice in una piccola e stretta macchia bianca posta obliquamente.[3] Ala posteriore: la banda discale dell'ala anteriore continua come una banda bianca trasversale subbasale; una banda postdiscale, più stretta, più o meno maculare anch'essa bianca, e una banda subterminale chiara, ancora più stretta, molto distinta. L'interspazio tra le bande postdiscale e subterminali è più scuro del colore di fondo generale dell'ala, e la banda postdiscale sul lato interno è delimitata da segni a forma di cono di colore simile.[3] La pagina inferiore marrone presenta macchie bianche, come sulla pagina superiore, ma alquanto diffuse, gli interspazi del colore di fondo più o meno macchiati di marrone più scuro, formanti sul posteriore una cospicua serie discale di macchie trasversali negli interspazi; il margine dorsale del posteriore è diffusamente bianco bluastro.[3]
Le antenne, la testa, il torace e l'addome si presentano superiormente con un nero brunastro scuro, il torace e la base dell'addome sono attraversati rispettivamente da una barra bianco bluastra; inferiormente, i palpi, il torace e l'addome sono bianco-bluastri.[3]
Femmina: la pagina superiore è nera, con macchie simili a quelle del maschio, ma di color giallo-arancio e molto più larghe; sulla parte anteriore la fascia discale è completa, la fascia subterminale interna è molto più ampia e meglio definita.[3] Il colore di fondo della pagina inferiore è marrone più chiaro rispetto al maschio, le macchie sono come sulla pagina superiore ma bianco rosate, le macchie marrone scuro negli interspazi e la serie di macchie discali scure sul posteriore più prominenti.[3]
Athyma nefte asita
[modifica | modifica wikitesto]È stata descritta in Birmania, nella regione del Tenasserim. Differisce da A.n. nivifera come segue:
Pagina superiore maschile. Ala anteriore: stria discoidale più nettamente divisa, porzione preapicale prominente; fascia discale più ampia, la macchia anteriore che compone la sua metà posteriore non più larga delle altre, non conica verso l'esterno; due vistose macchie preapicali giallo-arancio. Ala posteriore: fascia subbasale leggermente più ampia. Pagina inferiore: colore di fondo marrone più ocraceo; ali anteriori preapicalmente giallo-arancio.[3]
Pagina superiore femminile: macchie di un giallo-arancio un po' più intenso; la fascia discale anteriore e quella postdiscale posteriore sono decisamente più larghe; la stretta fascia subterminale interna sull'ala anteriore mal definita posteriormente; le macchie preapicali sono molto più piccole. Pagina inferiore: colore di fondo molto più ocraceo.[3]
Athyma nefte inara
[modifica | modifica wikitesto]Come Athyma nefte nivifera ma differisce nei dettagli. Si trova in India.[1][2]
Maschio: pagina superiore nera con macchie bianco neve più o meno bordate con irrorazioni di scaglie blu. Ala anteriore: striatura discoidale da bianco scuro a ferruginosa scura, ad eccezione della porzione preapicale che è sempre preminentemente bianca; banda discale bianca ampia, diritta e quasi completa rimossa dal margine terminale e composta da tre macchie quadrate oblique verso l'esterno negli interspazi 1 a, 1 e 2, e tre macchie oblunghe inclinate verso l'interno negli interspazi 4, 5 e 6, una piccola macchia nell'interspazio 3; al di là di questa una linea subterminale interna giallo-arancio, maculare, ben definita e una linea subterminale esterna chiara divisa per divisa solo dalle vene nere, la prima che termina vicino all'apice in una stretta macchia bianca di media grandezza posta obliquamente.[3] Ala posteriore: la banda discale dell'ala anteriore continua come una banda bianca trasversale subbasale: una banda postdiscale, più stretta, più o meno maculare anch'essa bianca, e una banda subterminale chiara, ancora più stretta, molto distinta. L'interspazio tra le bande postdiscale e subterminali è più scuro del colore di fondo generale dell'ala, e la banda postdiscale sul lato interno è delimitata da segni a forma di cono di colore simile.[3] Pagina inferiore: color ocraceo bruno chiaro, sfumata di giallo-arancio sull'apice delle ali anteriori e sulla porzione anteriore della fascia postdiscale delle ali posteriori; le macchie simili sul lato superiore ma alquanto diffuse, la striscia discoidale e la metà posteriore della fascia subterminale interna sull'ala anteriore e la fascia postdiscale posteriormente sull'ala posteriore soffusa di rosa bluastro molto pallido; le intercapedini del fondo colorano piccole macchie bruno più scure, formando sul posteriore una cospicua serie di macchie trasversali discale nelle intercapedini; il margine dorsale del posteriore è largamente bianco bluastro.[3]
Le antenne, la testa, il torace e l'addome si presentano superiormente di un colore nero brunastro scuro, il torace e la base dell'addome attraversati rispettivamente da una barra bianco bluastra; sotto, palpi, torace e addome bianco-bluastri.[3]
Femmina: pagina superiore nera, macchie simili a quelle del maschio, ma di colore giallo-arancio chiaro e molto più larghe; sulla parte anteriore la fascia discale completa e molto ampia, la fascia subterminale interna ridotta ad un tornale e due o tre macchie preapicali.[3] Pagina inferiore: colore di fondo giallo ocraceo brillante, macchie bianco rosate, ma in gran parte soffuse di giallo pallido; le macchie bruno scure negli interspazi e la serie di macchie discali scure sul posteriore più prominenti, e sull'anteriore grandi, e in forte contrasto con il colore di fondo.[3]
Sviluppo, alimentazione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il bruco è cilindrico, con sei file di spine sottili ramificate, di cui la dorsale è inferiore a quella laterale e quelle sul terzo e quarto segmento inferiori al resto, il secondo segmento inerme; le basi delle zampe sono dotate di brevi spine semplici. Colore verde puro, con una grande macchia marrone sul nono segmento. Spine marroni e testa marrone scuro, testa ricoperta di brevi spine marroni semplici e tubercoli bianchi. Si nutre di Glochidion velutinum e G. zelanicum.
La pupa è come quella di Athyma ranga ma dei curiosi processi sul dorso, quello posteriore è molto più lungo e più inclinato in avanti.[3]
Almeno nel Borneo, ma probabilmente anche altrove, gli adulti - come gli altri Athyma - generalmente non ispezionano carogne o frutti marci per attingere liquidi.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Varshney R.K. e Peter Smetacek, A Synoptic Catalogue of the Butterflies of India, Butterfly Research Centre, Bhimtal & Indinov Publishing, New Delhi, 2015, pp. 196, DOI:10.13140/RG.2.1.3966.2164, ISBN 978-81-929826-4-9.
- ^ a b c (EN) Markku Savela, "Athyma". Lepidoptera and some other life forms, su nic.funet.fi, 9 marzo 2007. URL consultato l'8 settembre 2007.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (EN) Charles Thomas Bingham, Fauna of British India. Butterflies Vol. 1, 1905, pp. 304–307.
- ^ (EN) Frederic Moore, Lepidoptera Indica. Vol. III, Londra, Lovell Reeve and Co., 1896–1899, pp. 194–198.
- ^ (EN) K. C. Hamer, J. K. Hill e S. Benedick, Diversity and ecology of carrion- and fruit-feeding butterflies in Bornean rain forest, in Journal of Tropical Ecology, vol. 22, n. 1, 2006, pp. 25–33, DOI:10.1017/S0266467405002750.
Altri progetti
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