Breda Ba.92
Breda Ba.92 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento acrobatico |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Breda |
Data primo volo | mai |
Esemplari | nessuno |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,20 m |
Apertura alare | 9,60 m |
Altezza | 3,25 m |
Superficie alare | 23,30 m² |
Peso a vuoto | 800 kg |
Peso carico | 960 kg |
Peso max al decollo | 1 070 kg |
Propulsione | |
Motore | un radiale Piaggio P.VII Z |
Potenza | 370 CV (272 kW) a 2 000 giri/min a bassa quota |
Prestazioni | |
Velocità max | 275 km/h a bassa quota |
Velocità di stallo | 92 km/h a bassa quota |
Velocità di crociera | 245 km/h a bassa quota |
Velocità di salita | 5 000 m in 11 min 57 s |
Autonomia | 450 km (max) |
Tangenza | 6 900 m |
Note | dati progettuali teorici |
i dati sono estratti da Aerofan nr.3/78.[1] | |
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Il Breda Ba.92 era un monomotore biplano da addestramento acrobatico monoposto, sviluppato dall'azienda italiana Società Italiana Ernesto Breda nei tardi anni trenta e rimasto allo stadio progettuale.
Destinato a sostituire i precedenti Ba.25 e Ba.28 nelle scuole di pilotaggio acrobatico, del velivolo rimangono solo i dati progettuali e le foto del modello destinato alla galleria del vento.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Verso la fine del 1937 l'ufficio studi della Breda Aeronautica decise di progettare un nuovo velivolo destinato all'addestramento avanzato e dotato di caratteristiche acrobatiche. Nelle intenzioni dell'azienda vi era di dare una continuità allo sviluppo dei precedenti Ba.25, Ba.26 e Ba.28 mantenendo l'impostazione generale dei precedenti modelli riproponendo la struttura a tecnica mista. Oltre un affinamento generale dell'aerodinamica il nuovo modello, che assunse la designazione aziendale 92, integrava soluzioni tecniche che gli permettesse il volo rovesciato.[1]
Nel giugno 1938 venne condotta una serie di prove nella galleria del vento presso la Direzione Superiore Studi ed Esperienze di Guidonia con un modello in scala 1:12. I risultati evidenziarono alcuni problemi; a pieno carico risultò in condizioni di equilibrio indifferente, caratteristica negativa ovviabile con una riprogettazione dell'impennaggio pur a scapito della maneggevolezza.[1]
Il progetto però non ebbe seguito e lo sviluppo del modello venne interrotto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Aerofan nr.3/78