Coordinate: 42°13′10.27″N 12°25′34.21″E

Calcata

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Calcata
comune
Calcata – Stemma
Calcata – Bandiera
Calcata – Veduta
Calcata – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Viterbo
Amministrazione
SindacoCristian Di Giovanni (lista civica Impegno comune per Calcata) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate42°13′10.27″N 12°25′34.21″E
Altitudine220 m s.l.m.
Superficie7,63 km²
Abitanti908[1] (31-8-2022)
Densità119 ab./km²
Comuni confinantiFaleria, Magliano Romano (RM), Mazzano Romano (RM), Rignano Flaminio (RM)
Altre informazioni
Cod. postale01030
Prefisso0761
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT056010
Cod. catastaleB388
TargaVT
Cl. sismicazona 3A (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 727 GG[3]
Nome abitanticalcatesi
Patronosanti Cornelio e Cipriano
Giorno festivo16 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Calcata
Calcata
Calcata – Mappa
Calcata – Mappa
Posizione del comune di Calcata nella provincia di Viterbo
Sito istituzionale

Calcata (Cargàta in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 908 abitanti[1] della provincia di Viterbo nel Lazio.

Vista sulla valle
Case sulla rupe
Vicolo
Sfollati dai bombardamenti del 1944

Geografia fisica

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Il territorio di Calcata, che si sviluppa lungo l'asse nord-sud, è prevalentemente collinoso, con altitudini mediamente intorno ai 200 metri (Pizzo Piede 223 m., Narce 200 m., Calcata 217 m., Cerasolo 176 m.), che non superano i 254,8 m. di Monte li Frati nella parte più meridionale del territorio comunale. Le alture tufacee sono separate da profonde forre dove scorrono corsi d'acqua a carattere torrentizio, come il Treja, il Fosso della Moia di Magliano, il Fosso della Selva.[5]

Il centro storico è arroccato su un pianoro di tufo che guarda alla valle del Treja (Paleotevere).

Nelle memorie di Mastro Titta boia dello Stato Pontificio, nel 1801 è riportata la condanna alla forca e allo squartamento del Bargello di Calcata e delle due guardie (birri) Giacomo D’Andrea e Giuseppe Sfreddi, accusati di grassazione per un fatto accaduto a Baccano, nel territorio di Calcata. La macabra esecuzione avvenne pubblicamente a piazza del Popolo a Roma.[6]

Durante il periodo della resistenza al nazifascismo, a Calcata vennero uccisi dai soldati nazifascisti, il 20 novembre 1943 Giuseppe Gasperini nato nel 1906:[7][8][9]

«Mentre se ne stava nella propria abitazione sopraggiunsero nove soldati tedeschi con un camion dirigendosi nella sua stalla i quali abbatterono la porta impossessandosi del suo maiale del peso di circa 170 chili. Alle vive proteste gli venivano puntate contro le pistole e i fucili mitragliatori»

Il 9 gennaio 1944 venne ucciso dai nazifascisti Filippo Tremanti di 78 anni:[7][8]

«Mentre attendeva ai lavori campestri sopraggiungevano 4 soldati tedeschi che si impossessavano di un agnello di sua proprietà. Alle sue proteste gli puntavano contro le rivoltelle»

Nel comune di Calcata durante la resistenza è stata operativa la Banda partigiana Faleria – Calcata riconosciuta dalla commissione Regionale del Lazio 08/01/1949, come partigiana autonoma[10][11]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture medievali

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  • Il paese vecchio di Calcata si erge su uno sperone tufaceo sulla valle del Treja: al borgo si accede dall'unica porta che si apre sulle mura.
  • La chiesa del Santissimo Nome di Gesù si trova nel paese vecchio. La sua struttura risale al XIV secolo, ma è stata ristrutturata nel 1793 per volere della famiglia dei Sinibaldi. Nella chiesa, costituita da un'unica navata e con il soffitto a capriate, sono conservati un fonte battesimale, un'acquasantiera del XVI secolo e un tabernacolo a muro. Dietro l'altare si trova una serie di pitture che rappresenta storie del Cristo.

Siti archeologici

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  • Di fronte al centro storico di Calcata, su di un pianoro tufaceo, è l'area archeologica di Narce, toponimo moderno dato a un insediamento i cui resti risalgono dall'epoca preistorica sino a quella arcaica[12]. Il sito è accessibile dal percorso detto "piegaru", che viene dal fondovalle dove scorrono il fiume Treja e il torrente Rio. I reperti archeologici sono visibili nel museo virtuale archeologico MAVNA[13], nel comune di Mazzano Romano.
  • Vicino a Calcata si trovano i resti del tempio arcaico di Monte Li Santi.

Ambiente e territorio

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Aree naturali

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Il comune di Calcata è parte dell'Itinerario delle forre etrusche e della valle del Tevere, all'interno del progetto del Sistema delle Aree Protette della Regione Lazio Le Strade dei Parchi[14]. Questo itinerario percorre i paesaggi fluviali e i caratteristici borghi del Lazio a nord di Roma, affacciati sulla valle del Tevere. È composto da 4 tappe:[15]

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[20]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT[21], al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 90 persone. La nazione di origine maggiormente rappresentata era la Romania (32 = 3,49%).

Tradizioni e folclore

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Il santo prepuzio

Secondo le leggende a Calcata, nel 1527 fu catturato un lanzichenecco[22] che aveva preso parte al sacco di Roma e depredato il Sancta sanctorum di San Giovanni in Laterano. Imprigionato nel paese, avrebbe nascosto il reliquiario contenente il Santo prepuzio nella sua cella, dove sarebbe stato scoperto nel 1557. Da allora la chiesa iniziò a venerare la reliquia, concedendo ai pellegrini un'indulgenza di dieci anni.[23]

  • Opera Bosco Museo di Arte nella Natura: museo-laboratorio sperimentale all'aperto di arte contemporanea. Il museo, inaugurato nel 1996, fa parte del MUSART, il sistema museale tematico storico-artistico della Regione Lazio. Opera Bosco si estende su due ettari di bosco nella forra della Valle del Treja, un percorso che coniuga arte ed ecologia, essendo le opere realizzate con i materiali grezzi del bosco. È stato premiato con Menzione Speciale nell'ambito del Premio Paesaggio del Consiglio d'Europa negli anni 2011, 2013 e 2015.[24]
  • I Luoghi della S/Cultura pause d'arte sul Sentiero Ceciuli: 7 opere scultoree in tre pietre del Lazio, installate permanentemente nel 2013 lungo il Percorso naturalistico, promosso dal Comune di Calcata, L'Accademia di Belle Arti di Roma[25] Corso di Scultura Ambientale e Lapis Tiburtinus[26], il Parco Naturale Regionale Valle del Treja, l'Associazione Culturale Il Granarone.
  • Storia della musica di Calcata[28]
  • La Ballata di Calcata[29] è una canzone dedicata a Calcata[30][31]

Infrastrutture e trasporti

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Calcata è collegata a Faleria tramite la Strada Provinciale 79 Calcatese.

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, e addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[32]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Calcata 40 0,17% 0,01% 62 0,1% 0,004% 48 66 50 67
Viterbo 23.371 5,13% 59.399 3,86% 23.658 59.741 24.131 61.493
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471
Murale nel centro storico di Calcata

Nel 2015 le 40 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,17% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 62 addetti, lo 0,1% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato una persona (1,55).

Amministrazione

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Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Calcata passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 115, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Geoportale Regione Lazio
  6. ^ Memorie di Mastro Titta, Calcata, 1801, pag 20, su liberliber.it.
  7. ^ a b Trascrizione Archivio di Stato di Viterbo – Fondo Questura B 558 (PDF), su tusciaweb.eu.
  8. ^ a b Archivio di Stato di Viterbo – Fondo Questura B 558 (PDF), su archiviodistatoviterbo.cultura.gov.it.
  9. ^ Atlante delle Stragi Nazifasciste, Episodio di: CALCATA 20.11.43 - Compilatore Francesco Fusi (PDF), su straginazifasciste.it.
  10. ^ Archivio di Stato di Viterbo, 1968-2002, Busta 1 F fascicolo 19, Banda Faleria-Calcata b3, pag 42 (PDF), su archiviodistatoviterbo.cultura.gov.it.
  11. ^ ELETTRITV: Nicola Rinaldi la resistenza al nazifascismo tra i comuni di Faleria e Calcata nella valle del Treja. URL consultato il 10 novembre 2023.
  12. ^ L'archeologo Cristiano Iaia sugli scavi archeologici dalla preistoria all'epoca arcaica a Narce. URL consultato il 20 novembre 2022.
  13. ^ mavna.it | Museo Civico Archeologico-Virtuale di Narce, su mavna.it. URL consultato il 30 agosto 2021.
  14. ^ Le Strade dei Parchi, su parchilazio.it. URL consultato il 24 novembre 2021.
  15. ^ Itinerario delle Forre Etrusche e della Valle del Tevere, su parchilazio.it. URL consultato il 24 novembre 2021.
  16. ^ Da Settevene a Calcata - Itinerario Forre etrusche e Valle del Tevere tappa 1, su parchilazio.it. URL consultato il 24 novembre 2021.
  17. ^ Da Calcata a Sant'Oreste - Itinerario Forre etrusche e Valle del Tevere tappa 2, su parchilazio.it. URL consultato il 24 novembre 2021.
  18. ^ Da Sant'Oreste a Torrita Tiberina - Itinerario delle Forre Etrusche e Valle del Tevere tappa 3, su parchilazio.it. URL consultato il 24 novembre 2021.
  19. ^ Da Torrita Tiberina a Civitella San Paolo - Itinerario delle Forre Etrusche e Valle del Tevere tappa 4, su parchilazio.it. URL consultato il 24 novembre 2021.
  20. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  21. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 5 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
  22. ^ Molto interessanti erano dei graffiti raffiguranti guerrieri lanzichenecchi che si trovavano nel palazzo baronale, presumibilmente lasciati da loro stessi durante il sacco di Roma. Con il restauro del palazzo sono sparite anche delle incisioni lasciate sui muri da detenuti, quando il castello funzionava da carcere.
  23. ^ (EN) Who stole Jesus' foreskin? Archiviato il 19 agosto 2011 in Internet Archive., da slate.com
  24. ^ Operabosco - Museo di Arte nella Natura
  25. ^ Accademia di Belle Arti Di Roma, Accademia di Belle Arti di Roma, su accademiabelleartiroma.it (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
  26. ^ http://www.accademiabelleartiroma.it/media/185677/piano_lapis_2.pdf (PDF), su accademiabelleartiroma.it. URL consultato il 3 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2015).
  27. ^ Documentario ELETTRITV: Storia della musica di Calcata, su youtube.com.
  28. ^ Storia della musica di Calcata ‹ ELETT.RI.TV, su www.elettrisonanti.net. URL consultato il 10 maggio 2023.
  29. ^ La Ballata di Calcata nasce alla Grotta dei Germogli, dove avvenne la prima esecuzione: Patrik Edera min 01:55 https://www.youtube.com/watch?t=115&v=aHXWKZuciXY&feature=youtu.be
  30. ^ ELETTRITV, La Ballata di Calcata di Patrik Edera. URL consultato il 14 dicembre 2023.
  31. ^ Patrik Edera racconta la sua storia musicale a Calcata. URL consultato il 14 dicembre 2023.
  32. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 12 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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