Karpaty (nave appoggio sottomarini)
Karpaty | |
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La Karpaty a Kronštadt nel 2010 dopo la radiazione | |
Descrizione generale | |
Tipo | nave da sollevamento |
Classe | classe Nepa |
In servizio con | Voenno-morskoj flot Voenno-morskoj flot |
Cantiere | Mykolaïv |
Impostazione | 11 settembre 1963 |
Varo | 24 dicembre 1964 |
Entrata in servizio | 29 settembre 1967 |
Radiazione | 11 settembre 2009 |
Destino finale | demolita nel 2017 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 5770 t |
Lunghezza | 130 m |
Larghezza | 18,6 m |
Pescaggio | 5,5 m |
Propulsione | IEP (diesel-elettrica): 2 motori elettrici da 3 190 CV (3 150 hp) |
Velocità | 16,5 nodi (30,56 km/h) |
Autonomia | 3 200 miglia a 10 nodi (5 926 km a 18,52 km/h) |
Equipaggio | 175 |
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La Karpaty (in russo «Карпаты»?; progetto 530 secondo la classificazione russa) è l'unica nave costruita di quella che, in occidente, è nota come classe Nepa. Si tratta di una nave progettata per svolgere operazioni di sollevamento delle navi affondate, in particolare dei sottomarini in difficoltà.
Oggi non è più operativa. La classificazione russa è in russo судоподъёмное судно?, sudopod"ëmnoe sudno, "nave da sollevamento", abbreviato SPS.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]La Karpaty è una nave progettata per svolgere operazioni di sollevamento dei sottomarini affondati. Si tratta di un mezzo estremamente ben equipaggiato, con una speciale poppa rialzata munita di estensori verso il mare, in modo da rendere molto più agevoli le operazioni di recupero. Tali operazioni sono rese possibili da:
- quattro montacarichi da 200 tonnellate, in grado di lavorare insieme;
- inoltre, fanno parte della dotazione di bordo due campane subacquee, una campana di salvataggio, tre camere di decompressione, ecc.[1]
Il servizio
[modifica | modifica wikitesto]La Karpaty, costruita presso il cantiere navale di Mykolaïv, entrò in servizio il 29 settembre 1967. Di base a Kronštadt dal 1988 (la Flotta del Baltico, fino al 1988 la Flotta del Nord), non ha più preso il mare negli anni '90 a causa di fondi insufficienti ed è stata definitivamente radiata nel 2009.[2][1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b RussianShips.info.
- ^ (RU) Evgenij Kobčikov, Реквием легенде флота «Карпаты», su History Kronshtadt Museum, 28 giugno 2017. URL consultato il 7 novembre 2023 (archiviato il 22 maggio 2022).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Karpaty
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Rescue-raising vessel - Project 530, su RussianShips.info. URL consultato il 7 novembre 2023 (archiviato il 18 giugno 2022).
- (EN) La Karpaty, su janes.com.