Vittoria di Svezia
Vittoria di Svezia | |
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La principessa Vittoria nel 2023 | |
Principessa ereditaria di Svezia | |
In carica | dal 1⁰ gennaio 1980 (44 anni e 362 giorni) |
Predecessore | Carlo Filippo |
Erede | Estelle |
Duchessa di Västergötland | |
In carica | dal 9 gennaio 1980 (44 anni e 354 giorni) |
Predecessore | Carlo |
Nome completo | svedese: Victoria Ingrid Alice Désirée italiano: Vittoria Ingrid Alice Desiderata |
Trattamento | Sua Altezza Reale |
Altri titoli | Principessa di Svezia (1977-1980) |
Nascita | Ospedale universitario Karolinska, Solna, 14 luglio 1977 |
Padre | Carlo XVI Gustavo di Svezia |
Madre | Silvia Sommerlath |
Consorte | Daniel Westling |
Figli | Estelle Oscar |
Religione | Luteranesimo svedese |
Firma |
Vittoria di Svezia (nome completo in svedese Victoria Ingrid Alice Désirée; Solna, 14 luglio 1977) è la principessa ereditaria di Svezia dal 1980.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia maggiore di Carlo XVI Gustavo di Svezia e della regina consorte Silvia, oltre a essere erede al trono svedese si trova nella lista di successione al trono del Regno Unito[1].
Porta il nome dell'ava Vittoria di Baden, moglie di Gustavo V di Svezia, mentre il secondo nome, Ingrid, è in onore dell'omonima moglie di Federico IX di Danimarca e figlia di Gustavo VI Adolfo di Svezia; il terzo nome, Alice, riprende quello della nonna materna, e Desirée in omaggio a Désirée Clary, moglie di Jean-Baptiste Jules Bernadotte, capostipite della dinastia Bernadotte di cui è discendente.
È stata battezzata il 27 settembre 1977[2] nella cappella del Palazzo Reale di Stoccolma. Suoi padrini sono stati re Harald V di Norvegia, Ralf Sommerlath, suo zio materno, la regina Beatrice d'Olanda, e sua zia, la principessa Desirée, Baronessa Silfverschiöld.
Legge salica
[modifica | modifica wikitesto]Vittoria è stata nominata principessa ereditaria il 1º gennaio 1980 dall'emendamento del 1979 all'atto di successione del 1810.[3][4] Questo emendamento costituzionale ha introdotto la primogenitura assoluta, il che significa che il trono sarebbe stato ereditato dal figlio maggiore del monarca indipendentemente dal sesso. Il re Carlo XVI Gustavo di Svezia si oppose alla riforma, non perché si opponesse alle donne che entravano nella linea di successione, ma perché era contrariato dal fatto che suo figlio fosse stato privato dello status di principe ereditario che aveva ricoperto sin dalla nascita.
Con Ingrid Alexandra di Norvegia, Caterina Amalia dei Paesi Bassi, Elisabetta del Belgio e Leonor di Spagna, è una delle cinque principesse che saranno chiamate a regnare in Europa.[5]
Educazione e formazione
[modifica | modifica wikitesto]Si è diplomata al ginnasio nel 1996; dopo avere studiato un anno presso l'Université Catholique de l'Ouest a Angers (Francia), ha svolto uno stage presso il Parlamento svedese. Dal 1998 al 2000 ha completato gli studi in scienze politiche e storia presso l'Università di Yale (Stati Uniti).
Da giugno a settembre 2002 è stata stagista presso la sede dell'ONU a New York e, in seguito, presso l'ambasciata svedese a Washington. Ha anche approfondito esperienze professionali presso organizzazioni internazionali come il parlamento europeo e il Ministero degli Affari Esteri.
Nel 2003 ha completato un addestramento militare base presso la SWEDINT (Swedish Armed Forces International Centre).[2]
Incarichi di corte
[modifica | modifica wikitesto]Il primo viaggio ufficiale è stato quello in Giappone nel novembre del 2001.[6][7] Nello stesso anno Vittoria si è recata anche sulla costa occidentale degli Stati Uniti, dove ha partecipato alle celebrazioni del centenario del Nobel.
Nel gennaio 2005 Vittoria ha effettuato una lunga visita ufficiale in Australia, promuovendo lo stile e le imprese svedesi,[8] e ad aprile ha visitato il Bangladesh e lo Sri Lanka per seguire le attività di soccorso e informarsi sul lavoro all'indomani dello tsunami. Nel giugno 2005 Vittoria si è recata in Turchia per una visita ufficiale. Ha visitato siti storici come la Moschea Blu, il Palazzo di Topkapı e la basilica di Santa Sofia. Questa è stata la prima visita reale ufficiale dalla Svezia alla Turchia dal 1934.[9]
Il 30 gennaio 2009 nella cattedrale di Messina le è stato assegnato, dalla Fondazione Bonino-Pulejo, il XV Premio Internazionale Uberto Bonino per le Lettere, le Arti e le Scienze. Il giorno successivo ha visitato Siracusa e la sua cattedrale, con la cappella e il simulacro di santa Lucia, la cui festa è molto popolare in Svezia.[10]
Impegno umanitario
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1997 ha fondato il Princess Victoria's Fund, che ogni anno organizza raccolte di beneficenza a favore dei bambini disabili o con malattie croniche[6].
Nel 2010 la principessa e il marito, in occasione del loro matrimonio, hanno fondato la The Crown Princess Couple’s foundation, che mira ad aiutare bambini e giovani svedesi[6].
Nel gennaio 2016 il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha nominato la principessa ereditaria membro di Sustainable Development Goals Advocates for Agenda 2030. La principessa ereditaria è uno dei 16 ambasciatori nel gruppo di difesa degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Il compito del gruppo è promuovere in vari modi gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. La principessa ereditaria si occupa principalmente di questioni riguardanti l'acqua e la salute.[11][12][13]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]La principessa Vittoria è madrina di tre futuri re e regine: la principessa Ingrid Alexandra di Norvegia,[14] la principessa Caterina Amalia di Orange-Nassau[15] e il principe Cristiano di Danimarca,[16] così come di due principi reali: la principessa Eleonora del Belgio e il principe Costantino-Alessio di Grecia e Danimarca (figlio di Paolo di Grecia). I suoi numerosi figliocci includono anche i suoi nipoti, la principessa Leonore, figlia della sorella Maddalena, e il principe Alexander, figlio del fratello Carlo Filippo. Vittoria di Svezia è spesso soprannominata "La madrina d'Europa", dato che è la madrina di ben diciotto figliocci :[17]
- Vivien Sommerlath (nata nel 1995),cugina della principessa ereditaria Vittoria, figlia del fratello della regina Silvia, Jörg Sommerlath.
- Giulia Sommerlath (nata nel 1996), cugina della principessa ereditaria Vittoria, figlia del nipote della regina Silvia, Thomas Sommerlath.
- Principe Costantino Alessio di Grecia e Danimarca (nato nel 1998), figlio di Pavlos, principe ereditario di Grecia e nipote di Margherita II di Danimarca.
- Madeleine von Dincklage (nata nel 1999), figlia della cugina della principessa ereditaria Vittoria, la baronessa Sybilla von Dincklage (nata Ambler) e nipote della principessa Margaretha, Mrs. Ambler.
- Ian de Geer (nato nel 2002), figlio della cugina della principessa ereditaria, la baronessa Christina-Louise Silfverschiöld e nipote della principessa Désirée, baronessa Silfverschiöld.
- Leopold Sommerlath (nato nel 2002), figlio del cugino della principessa ereditaria Vittoria, Patrick Sommerlath, e nipote del fratello della regina Silvia, Walther Sommerlath.
- Ian Persson (nato nel 2003), figlio degli amici della principessa ereditaria Vittoria, Karl-Johan Persson e Leonie Gillberg.
- Caterina Amalia, principessa d'Orange (L'Aia, 7 dicembre 2003), è l'erede al trono del Regno dei Paesi Bassi, costituito dalle nazioni dei Paesi Bassi, di Curaçao, di Aruba e di Sint Maarten.
- Ingrid Alexandra di Norvegia (Oslo, 21 gennaio 2004) è una principessa norvegese ed erede al trono di Norvegia, primogenita del principe ereditario Haakon di Norvegia e della principessa Mette-Marit.
- Cristiano, principe della Corona di Danimarca (Copenaghen, 15 ottobre 2005), è un principe della famiglia reale danese, primogenito di Federico X e della regina consorte Mary Donaldson, è primo nella linea di successione al trono danese.
- Diana Engsäll (nata nel 2007), figlia degli amici della principessa ereditaria Vittoria, Andrea Brodin e Niclas Engsäll.
- Willem Dinkelspiel (nato nel 2007), figlio degli amici della principessa ereditaria Vittoria, Caroline e Peder Dinkelspiel.
- Principessa Eléonore del Belgio (nata nel 2008), figlia del re Filippo del Belgio e cugina di quarto grado della principessa ereditaria Vittoria.
- Chloé Nilsson (nata nel 2008), figlia degli amici della principessa ereditaria Vittoria, Caroline Kreuger e Jesper Nilsson.
- Principessa Caterina di Sassonia-Coburgo-Gotha (nata nel 2014), figlia di Hubertus, principe ereditario di Sassonia-Coburgo-Gotha e nipote di Andreas, principe di Sassonia-Coburgo-Gotha.
- Principessa Leonore, Duchessa di Gotland (nata nel 2014), nipote della Principessa Vittoria in quanto figlia della Principessa Madeleine, Duchessa di Hälsingland e Gästrikland.
- Désirée Magnusson (nata nel 2015), figlia del cugino della principessa ereditaria Vittoria, Gustaf Magnusson e nipote della principessa Christina, la signora Magnuson.
- Principe Alessandro, duca di Södermanland (nato nel 2016), nipote della principessa ereditaria Vittoria in quanto figlio del principe Carlo Filippo, duca di Värmland.
Salute
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1996 le è stata diagnosticata l'anoressia nervosa: per curarsi lontano dagli occhi dei media e dai doveri istituzionali, nel 1997 si è trasferìta negli Stati Uniti, ufficialmente per completare gli studi. Ripresasi dalla malattia, è da allora in prima linea come testimonial contro i disordini alimentari.[8][18]
Matrimonio e discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Nel maggio 2002 il quotidiano svedese Expressen riferì per la prima volta che Vittoria aveva un nuovo fidanzato, il suo personal trainer Daniel Westling.[19] Il 24 febbraio 2009, dopo l'approvazione da parte del governo svedese, è stato annunciato ufficialmente il fidanzamento della principessa.[20]
Il 19 giugno 2010 la coppia si è sposata nella cattedrale di Stoccolma.[20]
La coppia ha avuto due figli:
- principessa Estelle, duchessa di Östergötland (23 febbraio 2012)[21][22]
- principe Oscar, duca di Skåne (2 marzo 2016)[23][24]
Titoli e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- 14 luglio 1977 – 31 dicembre 1979: Sua Altezza Reale principessa Vittoria di Svezia
- 1 gennaio 1980 – 9 gennaio 1980: Sua Altezza Reale la principessa ereditaria di Svezia
- 9 gennaio 1980 – oggi: Sua Altezza Reale la principessa ereditaria di Svezia, duchessa di Västergötland
- In svedese: Hennes Kunglig Höghet Victoria, Sveriges kronprinsessa, hertiginna av Västergötland
Albero genealogico
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Gustavo VI Adolfo di Svezia | Gustavo V di Svezia | ||||||||||||
Vittoria di Baden | |||||||||||||
Gustavo Adolfo di Svezia | |||||||||||||
Margherita di Connaught | Arturo, duca di Connaught e Strathearn | ||||||||||||
Luisa Margherita di Prussia | |||||||||||||
Carlo XVI Gustavo di Svezia | |||||||||||||
Carlo Edoardo di Sassonia-Coburgo-Gotha | Leopoldo, duca di Albany | ||||||||||||
Elena di Nassau | |||||||||||||
Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha | |||||||||||||
Vittoria Adelaide di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg | Federico Ferdinando di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg | ||||||||||||
Carolina Matilde di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg | |||||||||||||
Vittoria Ingrid di Svezia | |||||||||||||
Louis Moritz Sommerlath | Louis Carl Sommerlath | ||||||||||||
Anna Lucie Tille | |||||||||||||
Carl Walther Sommerlath | |||||||||||||
Erna Sophie Waldau | Johann Waldau | ||||||||||||
Sophie Marie Schmidt | |||||||||||||
Silvia Sommerlath | |||||||||||||
Artur Floriano de Toledo | Joaquim Floriano de Toledo | ||||||||||||
Maria Júlia de Barros | |||||||||||||
Alice Soares de Toledo | |||||||||||||
Elisa Novais Soares | Emiliano Baptista Soares | ||||||||||||
Joaquina Dias Novais | |||||||||||||
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze svedesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Persons eligible to succeed to the British Throne as of 1 Jan 2011 la qualificava 285ª. Successivamente, però, è stata modificata la legge di successione britannica e sono anche nati nuovi aventi diritto.
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- ^ (EN) HM King Carl XVI Gustaf / Biography, su Sveriges Kungahus. URL consultato l'11 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).«Under the Order of Succession introduced in 1980 by the Swedish Parliament, the throne passes to the eldest child.»
- ^ (EN) Duties of the Monarch, su Sveriges Kungahus. URL consultato l'11 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2018).«After having had an agnatic (male) order of succession in Sweden, it was changed into an order of full cognatic succession from 1980. By this principle, which Sweden is the first country to have introduced, the throne passes to the eldest child, whether male or female.»
- ^ Antonella Rossi, Le regine di domani, in VanityFair.it, 25 agosto 2014. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ a b c (EN) HRH Crown Princess Victoria's Royal Engagements, su Sveriges Kungahus. URL consultato il 5 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2014).
- ^ (EN) CROWN PRINCESS VICTORIA OF SWEDEN ON TOUR IN JAPAN, su HELLO!, 18 ottobre 2001. URL consultato il 14 aprile 2023.
- ^ a b (EN) Swedish princess offers advice to Mary, su The Sydney Morning Herald, 17 marzo 2005. URL consultato il 14 aprile 2023.«Victoria has been in Australia for a week, promoting cultural and business links between Sweden and Australia. [...] The Swedish princess, who battled an eating disorder five years ago, revealed how she had struggled to cope in the limelight.»
- ^ (EN) Crown Princess Victoria of Sweden and Turkish Prime Minister Tayyip Erdogan pose in front of a picture of Mustafa Kemal Ataturk., su Alamy Limited. URL consultato il 14 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2023).
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- ^ La Principessa Vittoria ambasciatrice delle Nazioni Unite, su www.italiareale.it. URL consultato il 14 aprile 2023.
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Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Vittoria di Svezia
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vittoria di Svezia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Robert Lewis, Crown Princess Victoria, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Kronprinsessan Victoria, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) The Swedish Royal Court, su royalcourt.se. URL consultato il 27 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2010).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 60019995 · ISNI (EN) 0000 0001 1445 5127 · LCCN (EN) no2005017483 · GND (DE) 124564933 |
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