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Ian Rush

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Ian Rush
Rush nel 2010
NazionalitàGalles (bandiera) Galles
Altezza181[1] cm
Peso79[1] kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1º luglio 2000 - giocatore
5 aprile 2005 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1979-1980Chester City34 (14)
1980-1987Liverpool224 (139)
1987-1988Juventus29 (7)[2]
1988-1996Liverpool245 (90)
1996-1997Leeds Utd36 (3)
1997-1998Newcastle Utd10 (0)
1998Sheffield Utd4 (0)
1998-1999Wrexham18 (0)
1999-2000Sydney Olympic2 (1)
Nazionale
1980-1996Galles (bandiera) Galles73 (28)
1979-1980Galles (bandiera) Galles U-212 (0)
Carriera da allenatore
2003-2004LiverpoolPreparatore
2004-2005Chester City
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

M.B.E. Ian James Rush (St Asaph, 20 ottobre 1961) è un ex calciatore e allenatore di calcio gallese, di ruolo attaccante.

Cresce nella piccola città di Flint, nella contea di Flintshire, nord-est del Galles. Inizia a giocare a calcio a livello scolastico presso la San Richard Gwyn Catholic High School di Flint dove, con 79 reti, stabilisce il record di gol del campionato scolastico del Galles settentrionale. Questo primato viene superato soltanto nel 1998 da Michael Owen che ne realizza 92.[3]

Dopo aver lasciato la San Richard Gwyn Catholic High School, nel 1978 si trasferisce al Chester City. Dopo aver giocato per un periodo nelle giovanili, viene promosso in prima squadra che al tempo disputa il campionato di Third Division. Fa il suo debutto, come centrocampista,[senza fonte] nell'aprile del 1979 nella partita pareggiata per 2-2 contro lo Sheffield Wednesday. Nella stagione successiva viene schierato come centravanti e il 15 settembre 1979 segna il suo primo gol contro il Gillingham.

Il 5 gennaio 1980, a 18 anni, segna uno dei due gol che consentono al Chester City di sconfiggere il Newcastle, militante in Second Division, nel terzo turno di FA Cup.[4] Nell'aprile del 1980 Bob Paisley, tecnico del Liverpool, decide di puntare su Rush che viene acquistato dai Reds per 300 000 sterline. Si tratta della cifra più alta pagata fino ad allora per il trasferimento di un giocatore così giovane.[5] Lascia il Chester City dopo aver segnato 14 gol in 34 partite.

Debutta con la maglia del Liverpool il 13 dicembre 1980 entrando al posto dell'infortunato Kenny Dalglish, nella partita pareggiata per 1-1 contro l'Ipswich Town. Nel corso della sua prima stagione disputa 9 partite, tra le quali la ripetizione della finale di Coppa di Lega contro il West Ham (dopo che la prima finale era terminata in pareggio), senza mettere a segno nessuna rete. Al termine della stagione chiede di essere ceduto, ma il tecnico Bob Paisley decise di continuare a puntare su di lui.[5] Il 30 settembre 1981, nel corso della gara di ritorno del primo turno di Coppa campioni contro i finlandesi del Oulun Palloseura, segna la sua prima rete con la maglia del Liverpool.[6][7] Entrato in campo al 67' al posto dell'infortunato David Johnson, dopo tre minuti segna il momentaneo 5-0. Segna subito dopo una doppietta sia contro l'Exeter in Coppa di Lega che contro il Leeds United in campionato. Entra stabilmente nell'undici titolare e a fine stagione colleziona 30 reti in 49 partite complessive, inclusa la prima delle sedici triplette in carriera con la maglia del Liverpool, che mette a segno a Meadow Lane nel 4-0 contro il Notts County. Segna anche nella finale di Coppe di Lega vinta per 3-1 ai tempi supplementari contro il Tottenham.[8]

Rush al Liverpool nel 1984, mentre festeggia con il trofeo della Coppa dei Campioni al termine della vittoriosa finale di Roma

Nella stagione successiva, 1982-1983, segna 31 reti tra cui un poker nel derby contro l'Everton; sono reti che consentono alla squadra di conquistare il secondo "double" consecutivo: campionato e Coppa di Lega. Al termine della stagione vince il premio come miglior giocatore giovane del campionato.[senza fonte] In questa stagione si cementa l'intesa calcistica con Kenny Dalglish, che scriverà poi nella sua autobiografia: «Rushie aveva percezione e due ottimi piedi. È uno dei finalizzatori più istintivi che il calcio abbia mai visto. La mia collaborazione con Rush è andata tanto bene perché lui sapeva correre e io sapevo passare. Avrei solo dovuto piazzare la palla davanti a lui. Rushie diceva che scattava sapendo che la palla sarebbe arrivata a lui. Era vero ma solo perché i suoi scatti erano così intelligenti. La sua corsa era più importante dei miei passaggi. Lo stesso Rushie aveva un buon passaggio. Avrebbe potuto essere un centrocampista poiché la sua capacità di passaggio era fantastica. Rush è stato probabilmente il miglior compagno di squadra che abbia mai avuto. Eravamo fatti l'uno per l'altro».[9]

Nella stagione seguente, 1983-1984, vince il "treble" (campionato, Coppa di Lega e Coppa dei Campioni), nonché diversi titoli a livello individuale. Va a segno 47 volte in 65 gare complessive, battendo il precedente record di reti in una sola stagione con la maglia del Liverpool; il record che apparteneva a Roger Hunt (41 gol). Con questi gol vince la Scarpa d'oro, il premio di Giocatore dell'anno della FWA e quello di Giocatore dell'anno della PFA. Vince, con 32 reti, anche il titolo di capocannoniere del campionato, contribuendo alla vittoria del terzo titolo consecutivo della sua squadra. Segna inoltre 5 reti in Coppa campioni, contribuendo alla vittoria ai calci di rigore contro la Roma, ed è decisivo anche nella vittoria della Coppa di Lega.

All'inizio della stagione 1984-1985 si infortuna,[senza fonte] saltando così le prime 14 gare. Al termine della stessa mette a segno 26 reti, una sola in meno del capocannoniere della squadra John Wark. La stagione del Liverpool è caratterizzata, oltre che dalla mancanza di vittorie finali (non accadeva da dieci anni), anche dalla tragedia dell'Heysel in occasione della finale di Coppa dei Campioni.

La stagione seguente, 1985-1986, va meglio sia per Rush che per il Liverpool. Rush va a segno 33 volte, tra cui una doppietta nella finale di FA Cup contro l'Everton.[10] Anche in campionato la lotta per il titolo è con l'Everton: i reds agganciano i rivali alla trentatreesima giornata, per poi superarli a una giornata dal termine. All'ultima giornata il Liverpool sconfigge il Chelsea in trasferta allo Stamford Bridge per 1-0 e si aggiudicano il sedicesimo titolo della loro storia, nonché il primo "double" campionato-FA Cup.[5]

All'inizio della stagione 1986-1987 Rush annuncia ai propri tifosi che al termine della stessa lascerà il club di Anfield per trasferirsi alla Juventus.[senza fonte] Nonostante ciò va a segno per 40 volte, di cui 30 in campionato, senza aver disputato alcuna partita nelle competizioni europee a causa dell'esclusione dei club inglesi a seguito della tragedia dell'Heysel. Segna nella finale di coppa di Lega persa per 2-1 contro i Gunners. Per la prima volta, dopo 144 gare, Rush va a segno e la squadra perde la partita.[7]

A febbraio 1987 il Liverpool annunciò la cessione di Rush alla Juventus per 3200000 £[11] (circa sette miliardi di lire pagabili in due anni[12]) e l'eventuale prestito di Michael Laudrup[11], successivamente non più concretizzatosi perché il ritiro di Michel Platini permise al club torinese di non sacrificare slot riservati agli stranieri.

Rush lasciò il Liverpool dopo sette stagioni, caratterizzate da 207 gol in 331 partite complessive. Al suo arrivo in Italia il suo compatriota John Charles, ex giocatore della Juventus, dichiarò: «Ian è più bravo di me e segnerà di più. Non esiste al mondo un cannoniere che conosca come lui l'arte di andare in rete»[13]. Rush fu accolto con un entusiasmo paragonabile a quello riservato cinque anni prima a Platini[14].

Rush in azione con la maglia della Juventus nella stagione 1987-1988

Debutta ad agosto in Coppa Italia contro il Lecce infortunandosi subito: uno stiramento dei muscoli della coscia che lo tiene lontano dai campi di gioco per cinque settimane.[15] Rientra alla seconda partita di campionato, persa per 1-0 contro l'Empoli; la giornata successiva, contro il Pescara, segna una doppietta. Il 30 settembre 1987 torna a giocare nelle Coppe europee dopo ventotto mesi di assenza per la squalifica internazionale dei club inglesi.[16] A Torino segna 13 gol complessivi, di cui 7 in campionato. Rush non riesce ad adattarsi all'Italia, sono molti i ritardi accumulati nel presentarsi agli allenamenti (gli costeranno alcuni milioni di multa),[17] e accusa pure continui malanni che ne rallentano l'inserimento.[senza fonte] Non impara bene la lingua, tanto da dichiarare che: «è vero, l'unico con cui mi trovo è Laudrup, lui e la sua fidanzata parlano bene l'inglese, così Tracy e io non ci sentiamo mai soli».[18] Soffre oltremodo le "attenzioni" dei difensori italiani, ben più duri di quelli inglesi[19] e non è molto aiutato dal resto della squadra.[20] I bianconeri si qualificano per la UEFA con lo spareggio vinto ai rigori contro il Torino (Rush segna l'ultimo rigore, quello decisivo). Giampiero Boniperti, deluso dalle sue prestazioni,[21] lo cede nuovamente al Liverpool dopo un anno, incassando 2,8 milioni di sterline.[22]

A posteriori, Rush ammetterà di aver tratto comunque giovamento, sul piano tecnico, dalla difficile annata in bianconero: arrivato in Italia come cannoniere puro, attivo quasi esclusivamente in area di rigore, in Serie A impara a sacrificarsi maggiormente per la squadra, iniziando a dare una mano anche in zone diverse del campo e diventando così, per sua stessa ammissione, un giocatore più completo e, globalmente, migliore.[23]

Ritorno a Liverpool
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Nell'agosto del 1988 il Liverpool indice una conferenza stampa per annunciare il ritorno di Rush dopo un anno di lontananza. La maggior parte della stagione di Rush è caratterizzata da infortuni e da panchine.[senza fonte] Terminerà la stagione con 11 reti in 32 partite complessive. Tra queste la doppietta nei tempi supplementari della finale di FA Cup vinta contro gli storici rivali dell'Everton.

La stagione seguente, 1989-1990, si apre con la cessione di John Aldridge alla Real Sociedad, nonostante l'allenatore Kenny Dalglish li avesse provati più volte assieme nella stagione precedente. Rush segna complessivamente 26 volte, di cui 18 in campionato, e spinge la squadra alla conquista del 18º titolo, il quinto per lui.

Rush si ripete anche nella stagione successiva, andando a segno 26 volte di cui 16 in campionato. Le sue reti non sono sufficienti a far vincere il titolo alla squadra che arriva seconda dietro l'Arsenal. La stagione è caratterizzata anche dalle dimissioni di Dalglish il 20 febbraio 1991.

Nella stagione successiva, a causa dei frequenti infortuni,[senza fonte] Rush disputa 18 gare complessive andando a segno 9 volte in totale. Tra queste la rete del 2-0 nella finale di FA Cup, vinta contro il Sunderland, che consente ai Reds, ora guidati dallo scozzese Graeme Souness, di vincere il loro 5º titolo (il 3º per il giocatore). Mentre in campionato per la prima volta dal 1980-1981 la squadra non finisce nei primi due posti, terminando la stagione al 6º posto.

Nella stagione 1992-1993 la squadra alla fine di marzo si trova al 15º posto, ma riesce a concludere il campionato al 6º. Rush al termine della stagione segna 22 reti in 32 presenze complessive; tra queste un poker nella gara di andata dei sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe contro i ciprioti dell'Apollōn Limassol. Rush porta così il suo bottino europeo a 20 reti, abbattendo il record di 17 appartenente a Roger Hunt. Il primato di Rush sarà superato il 24 settembre 2003 da Michael Owen.[24] Il 18 ottobre 1992 segna contro il Manchester United il suo 287º gol con la maglia del Liverpool, superando il precedente record appartenente sempre a Hunt.[25]

All'inizio della stagione successiva Graeme Souness gli affida la fascia di capitano.[senza fonte] Il 28 ottobre 1993 segna contro il Leeds United il suo 200º gol in campionato. Chiude la stagione con 19 reti, tra cui una tripletta in Coca Cola Cup contro l'Ipswich Town. Nel corso della stagione gioca in coppia col giovane Robbie Fowler: il 13 marzo 1994, per la prima volta, segnano entrambi in una partita: quella di campionato contro l'Everton.

All'inizio della stagione successiva, 1994-1995, sotto la guida di Roy Evans Rush disputa 36 partite tutte da titolare, andando a segno 19 volte complessivamente. La stagione si conclude con la vittoria della Coppa di Lega: si tratta della 5ª vittoria sia per il club che per il giocatore, la prima di Rush come capitano.[senza fonte] Il 30 novembre 1994, durante il 4º turno della competizione, mette a segno contro il Blackburn Rovers la sua ultima tripletta con la maglia dei Reds.

Nell'estate del 1995 il Liverpool acquista Stan Collymore dal Nottingham Forest e ciò, assieme all'età di Rush e alla crescita di Robbie Fowler, segna la fase finale della storia tra il giocatore e il Liverpool e infatti nel mese di marzo del 1996 viene annunciato che al termine della stagione Rushie lascerà la squadra.[senza fonte] Nel corso della stagione 1995-1996 disputa 29 partite, di cui 14 da titolare, andando a segno 7 volte. Il 6 gennaio 1996, nel corso della partita di FA Cup contro il Rochdale, mette a segno il 42º gol nella storia del torneo, battendo così il precedente record di 41 appartenente a Denis Law. Il 27 aprile gioca la sua ultima partita nello stadio Anfield contro il Middlesbrough, subentrando dalla panchina e ricevendo l'applauso di entrambe le tifoserie alla fine dell'incontro.[26] Segna il suo ultimo gol in campionato per i Reds il 5 maggio contro il Manchester City nell'ultima giornata della stagione, terminata 2-2. Viene inoltre nominato membro dell'MBE dalla regina Elisabetta.[27] Lascia definitivamente il Liverpool nell'estate del 1996, dopo aver segnato 346 gol in 660 gare disputate complessivamente. Considerando tutte le competizioni, è il miglior realizzatore del Liverpool di tutti i tempi.

Dopo aver lasciato il Liverpool, si trasferisce al Leeds United. Resta una stagione nello Yorkshire e segna 3 gol in 36 partite di campionato.

A fine stagione si trasferisce a parametro zero al Newcastle dove ritrova Kenny Dalglish come allenatore. Trova spazio soltanto inizialmente a seguito dell'infortunio subito da Alan Shearer.[senza fonte] Con la maglia dei Magpies non va mai a segno in campionato, ma due volte nelle coppe. Segna il suo 43º gol in una partita di FA Cup che consente alla squadra di vincere la partita del 3º turno contro l'Everton. Segna poi nella partita di Coppa di Lega contro l'Hull City, eguagliando così il record di gol nella competizione appartenente a Geoff Hurst (49 reti). Nel corso della stagione viene ceduto in prestito allo Sheffield United con il quale disputa 4 gare.

Nell'estate del 1998 lascia il Newcastle e firma per i gallesi del Wrexham. Disputa 18 gare di Second Division senza segnare mai e verso la fine della stagione viene spostato a centrocampo.[senza fonte]

Nel luglio del 1999 rifiuta un ruolo nello staff tecnico dei Robins al fianco di Brian Flynn,[senza fonte] e decide di concludere la carriera.

Torna successivamente in campo per due partite con la maglia dei Sydney Olympic, segnando anche una rete, per poi ritirarsi definitivamente dal calcio giocato nel 2000 a 39 anni.

Rush (a destra, in primo piano), capitano della nazionale gallese, nei convenevoli con l'italiano Giuseppe Bergomi prima dell'amichevole di Brescia del 4 giugno 1988

Dal 1980 al 1996 ha collezionato 73 presenze nella Nazionale di calcio del Galles, segnando 28 gol che lo hanno reso il maggior realizzatore nella storia di tale Nazionale fino al 2018, anno in cui venne superato da Gareth Bale.[28]

Gioca la sua prima partita con la maglia della Nazionale il 21 maggio 1980 contro la Scozia, prima ancora di aver debuttato con la maglia del Liverpool.

Il 4 giugno 1988, a Brescia, segna un gol che consente al Galles di sconfiggere l'Italia,[29] mentre il 5 giugno 1991 segna il gol che dà alla Nazionale gallese la vittoria contro la Germania campione del mondo in carica, nelle qualificazioni a Euro 1992.[30]

Dopo il ritiro

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Nel gennaio del 2003 torna al Liverpool con l'incarico di allenatore degli attaccanti, coadiuvando il manager Gérard Houllier.[31]

Nell'agosto del 2004 è nominato manager del Chester City che partecipa al campionato di Football League Two.[32] Debutta con una sconfitta per 3-1 in casa del Boston United, poi la squadra inanella un periodo di due mesi senza sconfitte e si qualifica per il terzo turno di FA Cup, a ottobre viene nominato manager del mese.[33] A partire da novembre la squadra subisce una serie sconfitte e Rush viene fortemente criticato.[33] All'inizio di marzo 2005, dopo la sconfitta per 5-0 in casa dello Shrewsbury Town[33] il presidente Stephen Vaughan chiede a Rush di dimettersi, ma l'ex calciatore si rifiuta.[34] Nell'aprile del 2005, dopo la sconfitta per 1-0 contro il Darlington,[33] Vaughan licenzia il vice di Rush il quale a sua volta rassegna le proprie dimissioni.[35]

Rush (al centro) nel 2012, durante una sessione di allenamento del Liverpool

Nel giugno del 2005 Mike Harris, amministratore delegato dei The New Saints, gli propone di tornare in campo per disputare il primo turno preliminare di Champions League contro il Liverpool campione in carica,[36] offerta che Rush in seguito declina.

Nel 2006 entra a far parte della Hall of Fame del calcio inglese.[37]

Nel 2007 è nominato "elite performance director" nell'ambito della Welsh Football Trust, con il compito di affiancare il direttore tecnico nello sviluppo della nuova generazione di calciatori gallesi.[38]

Il 21 agosto 2008 viene pubblicata la sua autobiografia.[39]

In seguito ha ricoperto l'incarico di ambasciatore delle scuole calcio del Liverpool con l'incarico, inoltre, di collaborare con il team commerciale del club nello sviluppo di sinergie con altri marchi di livello mondiale.[40][41]

Tra club e nazionale maggiore, Rush ha giocato globalmente 894 partite segnando 410 reti, alla media di 0,45 gol a partita.

Presenze e reti nei club

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Statistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1978-1979 Inghilterra (bandiera) Chester City TD 1 0 - - - - - - - - - 1 0
1979-1980 TD 33 14 FACup 5 3 - - - - - - 38 17
Totale Chester City 34 14 5 3 - - - - 39 17
1980-1981 Inghilterra (bandiera) Liverpool FD 7 0 FACup+FLC 0+1 0 CC 1 0 - - - 9 0
1981-1982 FD 32 17 FACup+FLC 3+10 3+8 CC 4 2 - - - 49 30
1982-1983 FD 34 24 FACup+FLC 3+8 2+2 CC 5 2 CS 1 1 51 31
1983-1984 FD 41 32 FACup+FLC 2+12 2+8 CC 9 5 CS 1 0 65 47
1984-1985 FD 28 14 FACup+FLC 6+1 7+0 CC 6 5 CI+SU+CS 1+1+1 0 44 26
1985-1986 FD 40 22 FACup+FLC 8+6 6+3 - - - FLSC 2 2 56 33
1986-1987 FD 42 30 FACup+FLC 3+9 0+4 - - - CS+FLSC 1+2 1+5 57 40
1987-1988 Italia (bandiera) Juventus A 29+1[42] 7+0 [42] CI 7 5 CU 3 1 - - - 40 13
1988-1989 Inghilterra (bandiera) Liverpool FD 24 7 FACup+FLC 2+4 3+1 - - - MmT 2 0 32 11
1989-1990 FD 36 18 FACup+FLC 8+3 6+2 - - - CS 1 0 48 26
1990-1991 FD 37 16 FACup+FLC 7+3 5+5 - - - CS 1 0 48 26
1991-1992 FD 18 4 FACup+FLC 5+3 1+3 CU 5 1 - - - 31 9
1992-1993 PL 32 14 FACup+FLC 1+4 1+1 CdC 4 5 CS 1 1 42 22
1993-1994 PL 42 14 FACup+FLC 2+5 1+4 - - - - - - 49 19
1994-1995 PL 36 12 FACup+FLC 7+7 1+6 - - - - - - 50 19
1995-1996 PL 20 5 FACup+FLC 4+2 1+1 CU 3 0 - - - 29 7
Totale Liverpool 469 229 61+78 39+48 37 20 15 10 660 346
1996-1997 Inghilterra (bandiera) Leeds Utd PL 36 3 FACup+FLC 4+2 0 - - - - - - 42 3
1997- feb. 1998 Inghilterra (bandiera) Newcastle Utd PL 10 0 FACup+FLC 1+2 1+1 UCL 1 0 - - - 14 2
feb.-giu. 1998 Inghilterra (bandiera) Sheffield Utd FD 4 0 - - - - - - - - - 4 0
1998-1999 Galles (bandiera) Wrexham SD 17 0 FACup+FLC 4+2 0+0 - - - EFL+FAW 1+3 0+0 27 0
nov.-dic. 1999 Australia (bandiera) Sydney Olympic NSL 2 1 - - - - - - - - - 2 1
Totale carriera 601+1 254+0 166 97 41 21 19 10 828 382

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Galles
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
21-5-1980 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Amichevole - Ingresso al 15’ 15’
23-5-1980 Cardiff Galles Galles (bandiera) 0 – 1 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Amichevole -
20-5-1981 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 0 Galles (bandiera) Galles Amichevole - Ingresso al 65’ 65’
14-10-1981 Swansea Galles Galles (bandiera) 2 – 2 Islanda (bandiera) Islanda Qual. Mondiali 1982 - Ingresso al 67’ 67’
18-11-1981 Tbilisi Unione Sovietica Unione Sovietica (bandiera) 3 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1982 -
27-4-1982 Cardiff Galles Galles (bandiera) 0 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -
24-5-1982 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Amichevole -
27-5-1982 Wrexham Galles Galles (bandiera) 3 – 0 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Amichevole 1
2-6-1982 Tolosa Francia Francia (bandiera) 0 – 1 Galles (bandiera) Galles Amichevole 1
22-9-1982 Swansea Galles Galles (bandiera) 1 – 0 Norvegia (bandiera) Norvegia Qual. Euro 1984 1
15-12-1982 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 4 – 4 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1984 1
23-2-1983 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 1 Galles (bandiera) Galles Amichevole 1
27-4-1983 Wrexham Galles Galles (bandiera) 1 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Qual. Euro 1984 - Ammonizione al 69’ 69’ Uscita al 69’ 69’
21-9-1983 Oslo Norvegia Norvegia (bandiera) 0 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1984 -
12-10-1983 Wrexham Galles Galles (bandiera) 5 – 0 Romania (bandiera) Romania Amichevole 2 Uscita al 75’ 75’
16-11-1983 Sofia Bulgaria Bulgaria (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1984 -
14-12-1983 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 1 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Euro 1984 -
28-2-1984 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 2 – 1 Galles (bandiera) Galles Amichevole - Uscita al 64’ 64’
2-5-1984 Wrexham Galles Galles (bandiera) 1 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -
22-5-1984 Swansea Galles Galles (bandiera) 1 – 1 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Amichevole -
14-11-1984 Cardiff Galles Galles (bandiera) 2 – 1 Islanda (bandiera) Islanda Qual. Euro 1984 -
26-2-1985 Wrexham Galles Galles (bandiera) 1 – 1 Norvegia (bandiera) Norvegia Amichevole 1
27-3-1985 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 0 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1986 1
30-4-1985 Wrexham Galles Galles (bandiera) 3 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1986 2
10-9-1985 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 1 Scozia (bandiera) Scozia Qual. Mondiali 1986 - Ammonizione al 52’ 52’
25-2-1986 Al Khobar Arabia Saudita Arabia Saudita (bandiera) 1 – 2 Galles (bandiera) Galles Amichevole -
26-3-1986 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 0 – 1 Galles (bandiera) Galles Amichevole 1
21-4-1986 Wrexham Galles Galles (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
10-9-1986 Helsinki Finlandia Finlandia (bandiera) 1 – 1 Galles (bandiera) Galles Amichevole -
18-2-1987 Swansea Galles Galles (bandiera) 0 – 0 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Amichevole -
1-4-1987 Cardiff Galles Galles (bandiera) 4 – 0 Finlandia (bandiera) Finlandia Amichevole 1
29-4-1987 Wrexham Galles Galles (bandiera) 1 – 1 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole 1
14-10-1987 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1988 -
11-11-1987 Praga Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 2 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1988 -
23-3-1988 Swansea Galles Galles (bandiera) 1 – 2 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
27-4-1988 Solna Svezia Svezia (bandiera) 4 – 1 Galles (bandiera) Galles Amichevole -
1-6-1988 Ta' Qali Malta Malta (bandiera) 2 – 3 Galles (bandiera) Galles Amichevole 1 cap.
4-6-1988 Brescia Italia Italia (bandiera) 0 – 1 Galles (bandiera) Galles Amichevole 1 cap.
14-9-1988 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1990 - cap.
19-10-1988 Swansea Galles Galles (bandiera) 2 – 2 Finlandia (bandiera) Finlandia Qual. Mondiali 1990 -
26-4-1989 Wrexham Galles Galles (bandiera) 0 – 2 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole -
31-5-1989 Cardiff Galles Galles (bandiera) 0 – 0 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Qual. Mondiali 1990 - Ammonizione al 65’ 65’
6-9-1989 Helsinki Finlandia Finlandia (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1990 - Ammonizione al 71’ 71’
28-3-1990 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Amichevole -
11-9-1990 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 1 – 0 Galles (bandiera) Galles Amichevole -
17-10-1990 Cardiff Galles Galles (bandiera) 3 – 1 Belgio (bandiera) Belgio Amichevole 1
14-11-1990 Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgo (bandiera) 0 – 1 Galles (bandiera) Galles Amichevole 1 Uscita al 83’ 83’
6-2-1991 Wrexham Galles Galles (bandiera) 0 – 3 Irlanda (bandiera) Irlanda Amichevole - Uscita al 51’ 51’
27-3-1991 Bruxelles Belgio Belgio (bandiera) 1 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1992 -
29-5-1991 Radom Polonia Polonia (bandiera) 0 – 0 Galles (bandiera) Galles Amichevole -
5-6-1991 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 0 Germania (bandiera) Germania Amichevole 1
16-10-1991 Norimberga Germania Germania (bandiera) 4 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1992 -
13-11-1991 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 0 Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Qual. Euro 1992 -
20-5-1992 Bucarest Romania Romania (bandiera) 5 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1994 1
9-9-1992 Cardiff Galles Galles (bandiera) 6 – 0 Fær Øer (bandiera) Fær Øer Qual. Mondiali 1994 3
14-10-1992 Limassol Cipro Cipro (bandiera) 0 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1994 -
18-11-1992 Bruxelles Belgio Belgio (bandiera) 2 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1994 -
31-3-1993 Cardiff Galles Galles (bandiera) 2 – 0 Belgio (bandiera) Belgio Qual. Mondiali 1994 1
28-4-1993 Ostrava Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 1 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1994 -
6-6-1993 Toftir Fær Øer Fær Øer (bandiera) 0 – 3 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1994 1
8-9-1993 Cardiff Galles Galles (bandiera) 2 – 2 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Qual. Mondiali 1994 1 Ammonizione al 70’ 70’
13-10-1993 Cardiff Galles Galles (bandiera) 2 – 0 Cipro (bandiera) Cipro Qual. Mondiali 1994 1
17-11-1993 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 2 Romania (bandiera) Romania Qual. Mondiali 1994 -
9-3-1994 Wrexham Galles Galles (bandiera) 1 – 3 Norvegia (bandiera) Norvegia Amichevole -
20-4-1994 Swansea Galles Galles (bandiera) 0 – 2 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole -
23-5-1994 Tallinn Estonia Estonia (bandiera) 1 – 2 Galles (bandiera) Galles Amichevole 1
7-9-1994 Cardiff Galles Galles (bandiera) 2 – 0 Albania (bandiera) Albania Amichevole - cap.
16-11-1994 Tbilisi Georgia Georgia (bandiera) 5 – 0 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1996 -
14-12-1994 Cardiff Galles Galles (bandiera) 0 – 3 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Qual. Euro 1996 - cap. Ammonizione al 67’ 67’
26-4-1995 Düsseldorf Germania Germania (bandiera) 1 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Euro 1996 -
7-6-1995 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 0 Georgia (bandiera) Georgia Qual. Euro 1996 -
6-9-1995 Swansea Galles Galles (bandiera) 1 – 0 Moldavia (bandiera) Moldavia Amichevole - Uscita al 67’ 67’
24-1-1996 Terni Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Galles (bandiera) Galles Amichevole - Uscita al 63’ 63’
Totale Presenze 73 Reti (2º posto) 28
Competizioni nazionali
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Liverpool: 1980, 1982, 1986, 1988, 1989, 1990
Liverpool: 1980-1981, 1981-1982, 1982-1983, 1983-1984, 1994-1995
Liverpool: 1981-1982, 1982-1983, 1983-1984, 1985-1986, 1989-1990
Liverpool: 1985-1986, 1988-1989, 1991-1992
Competizioni internazionali
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Liverpool: 1980-1981, 1983-1984
1984
1984
  1. ^ a b Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 4 (1987-1988), Panini, 28 maggio 2012, p. 39.
  2. ^ 30 (7) se si considera lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1988-1989 disputato il 23 maggio 1988 contro il Torino.
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  10. ^ (EN) Liverpool 3 Everton 1, su fa-cupfinals.co.uk (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2009).
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  12. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, 4 (1987-1988), Modena, Panini, 2012.
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  14. ^ Licia Granello, E Rush è già salito sul trono di Platini, in la Repubblica, Roma, 23 luglio 1987. URL consultato il 4 giugno 2024.
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  16. ^ UN POMERIGGIO TUTTO PER RUSH Repubblica.it
  17. ^ IL GRANDE ASSENTE Repubblica.it
  18. ^ UN GIORNO RUSH FARA' LA JUVE Repubblica.it
  19. ^ Cristian Vitali, Ian Rush in Calciobidoni - Non comprate quello straniero, Piano B Edizioni, 2010.
  20. ^ LASCIATEMI IN PACE Repubblica.it
  21. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 5 (1988-1989), Panini, 4 giugno 2012, p. 10.
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  26. ^ Player profile - Ian Rush, su lfchistory.net.
  27. ^ Wife of Liverpool legend Ian Rush 'demands divorce after she discovers husband's affair with 30-year-old model', su Mail Online, 3 giugno 2013. URL consultato il 6 aprile 2019.
  28. ^ Bale, tripletta da record: supera Rush, ha segnato più gol con il Galles, in Calcio Fanpage. URL consultato il 7 ottobre 2018.
  29. ^ TROPPI PECCATI CARA ITALIA... Repubblica.it
  30. ^ MA ANCHE LA GERMANIA RISCHIA DI USCIRE Repubblica.it
  31. ^ (EN) Legends back Rush appointment [collegamento interrotto], su liverpoolfc.tv.
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  34. ^ (EN) Rush future at Chester uncertain, su news.bbc.co.uk.
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  36. ^ (EN) Rush coy on turning out for TNS, su news.bbc.co.uk.
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  38. ^ (EN) Rush handed Trust coaching role, su news.bbc.co.uk.
  39. ^ Rush: The Autobiography eburypublishing.co.uk
  40. ^ (EN) Rush re-signs for Reds, su liverpoolfc.tv (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2010).
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  42. ^ a b Spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1988-1989.

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