Masaru Ibuka
Masaru Ibuka (Nikkō, 11 aprile 1908 – Tokyo, 19 dicembre 1997) è stato un imprenditore, ingegnere e scrittore giapponese, fondatore con Akio Morita della Sony[1][2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Masaru Ibuka nacque l'11 aprile 1908, primo figlio di Tasuku Ibuka, un tecnologo architettonico e studente di Inazo Nitobe. La sua famiglia ancestrale era il principale servitore del dominio di Aizu, e i suoi parenti includono Yae Ibuka e Ibuka Kajinosuke. Masaru perse il padre all'età di due anni e fu cresciuto dal nonno.[3] In seguito si trasferì a Kobe dopo che sua madre si era risposata. Superò l'esame di ammissione alla Hyogo Prefectural 1st Kobe Boys' School (ora, Hyogo Prefectural Kobe High School) e nel 1933 si laureò all'Università di Waseda.[4]
Masaru andò quindi a lavorare presso il Photo-Chemical Laboratory, una società che elaborava pellicole cinematografiche, e in seguito prestò servizio nella Marina Imperiale Giapponese durante la seconda guerra mondiale, dove fu membro del Comitato di Ricerca in Tempo di Guerra della Marina Imperiale. Nel settembre 1945 lasciò l'azienda e la marina e fondò un'officina di riparazione radio nel grande magazzino Shirokiya a Nihonbashi, Tokyo.[5][6]
Nel 1946, un collega ricercatore in tempo di guerra, Akio Morita, vide un articolo di giornale sulla nuova impresa di Ibuka e, dopo un po' di corrispondenza, scelse di raggiungerlo a Tokyo. Con il finanziamento del padre di Morita, co-fondarono la Tokyo Telecommunications Engineering Corporation, diventata nota come Sony Corporation nel 1958.[7][5] Ibuka fu determinante nell'assicurare la licenza della tecnologia dei transistor dai Bell Labs alla Sony negli anni '50,[8] rendendo così la Sony una delle prime aziende ad applicare la tecnologia dei transistor a usi non militari.[9] Guidò anche il team di ricerca e sviluppo che sviluppò il televisore a colori Trinitron di Sony nel 1967[10] Ibuka fu presidente della Sony dal 1950 fino al suo pensionamento nel 1976.[10]
Ibuka fu autore del libro Kindergarten is Too Late (1971), in cui sosteneva che l'apprendimento umano più significativo avviene dalla nascita ai 3 anni e suggeriva modi e mezzi per trarne vantaggio. La prefazione del libro venne scritta da Glenn Doman, fondatore di The Institutes for the Achievement of Human Potential, un'organizzazione che insegna ai genitori lo sviluppo del cervello infantile.[11]
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Ibuka morì di insufficienza cardiaca all'età di 89 anni. Gli sopravvissero un figlio e due figlie.[12]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze giapponesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Kirkup, James, Obituary: Masaru Ibuka, in Independent, Londra, 22 dicembre 1997.
- ^ (EN) Fasol, Gerhard, Electrical engineer and co-founder of SONY Obituary: Masaru Ibuka (1908–97), in Nature, Londra, 26 febbraio 1998.
- ^ (EN) Makoto Ibuka e 井深亮, Chichi Ibuka Masaru, Goma Shobō, 1998, ISBN 4-341-33009-8.
- ^ (EN) Sony founder and Waseda alumnus Masaru Ibuka, su Waseda University Archives.
- ^ a b (EN) Sony Global – Sony History Chapter1 Rebuilding from the Ashes, su sony.net.
- ^ (EN) Chronology – About Akio Morita, su Akio Morita Library.
- ^ (EN) World: Asia-Pacific Sony co-founder dies, in BBC, 3 ottobre 1999. URL consultato il 27 maggio 2012.
- ^ (EN) Masaru Ibuka, su Gold Mercury International. URL consultato il 21 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2018).
- ^ (EN) Masaru Ibuka, su prezi.com. URL consultato il 21 giugno 2017.
- ^ a b (EN) James Sterngold, Masaru Ibuka, 89, Engineer And Sony Co-Founder, Dies, in The New York Times, 20 dicembre 1997. URL consultato il 13 febbraio 2019.
- ^ (EN) About The Institutes for the Achievement of Human Potential, su IAHP. URL consultato il 19 novembre 2019.
- ^ (EN) Masaru Ibuka, co-founder of Sony Corp., dies at 89, su tampabay.com.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Masaru Ibuka
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 59094018 · ISNI (EN) 0000 0000 8137 6835 · LCCN (EN) n79116001 · GND (DE) 116788924X · BNF (FR) cb12014525b (data) · J9U (EN, HE) 987007384011305171 · NDL (EN, JA) 00016808 · CONOR.SI (SL) 12794979 |
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