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Masciago Primo

Coordinate: 45°55′N 8°47′E
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Disambiguazione – Se stai cercando la frazione di Bovisio-Masciago (MB), vedi Masciago Milanese.
Masciago Primo
comune
Masciago Primo – Stemma
Masciago Primo – Bandiera
Masciago Primo – Veduta
Masciago Primo – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoMarco Magrini (lista civica Masciago al centro) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate45°55′N 8°47′E
Altitudine347 m s.l.m.
Superficie1,81 km²
Abitanti307[1] (31-12-2020)
Densità169,61 ab./km²
FrazioniLocalità Mondada, Località Muniscione
Comuni confinantiBedero Valcuvia, Cunardo, Ferrera di Varese, Rancio Valcuvia
Altre informazioni
Cod. postale21030
Prefisso0332
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012100
Cod. catastaleF007
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 599 GG[3]
Nome abitantimasciaghesi
Patronosant'Agnese
Giorno festivoprima domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Masciago Primo
Masciago Primo
Masciago Primo – Mappa
Masciago Primo – Mappa
Posizione del comune di Masciago Primo nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Masciago Primo (Masciàgh in dialetto varesotto) è un comune italiano di 307 abitanti della provincia di Varese in Lombardia, anticamente chiamato solo Masciago. Il toponimo è stato adottato, per Regio Decreto, pochi anni dopo l'unità d'Italia, l'8 febbraio 1863, per differenziarlo da un altro comune omonimo nel Milanese (che venne, appunto, denominato Masciago Milanese e, nel 1928, fuso con Bovisio nel nuovo comune di Bovisio Masciago).

Geografia fisica

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Masciago Primo fa parte della Comunità Montana Valli del Verbano (prima del 2009 Comunità Montana della Valcuvia), si trova vicino ai comuni di Rancio Valcuvia e Bedero Valcuvia, a 373 m s.l.m. È caratterizzato da una struttura urbana costituita da un nucleo storico molto ben curato, con strade acciottolate e tipiche abitazioni in sasso. Il suo nome infatti deriva da "Maegh", toponimo celtico che significa "villaggio campestre con molti ciottoli".

Del paese non si sa molto, è un paese di antiche origini, la sua storia inizia dai primi insediamenti romani per poi passare, nel Medioevo, sotto il feudo della Valcuvia, di cui seguirà le sorti. Unica nota di rilievo è citata in un atto del 1176, che riporta la notizia secondo cui un abitante del luogo, tale Montenario de Masciago, sia stato giudice o messo dell'Imperatore Federico I di Svevia.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 febbraio 1999.[4]

Monumenti e luoghi d'interesse

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La Chiesa di S. Agnese, che sorge a sud del paese e che risulta essere una fra le più antiche della Valcuvia e che ha fatto da "matrice" a molte altre chiese della zona. Venne restaurata completamente nel 1795 con l'aggiunta del coro, fu di nuovo ampliata nel 1848 e nel 1886 furono eseguiti lavori alla facciata della chiesa. L'organo fu costruito nel 1888. Sull'altare maggiore si trova un elegante e pregevole dipinto a olio, donato da Battista Bonari di Rancio Valcuvia nel 1845. Nel tardo Ottocento la chiesa bruciò in un incendio, e gran parte degli arredi sacri andarono perduti. L'aspetto definitivo a pianta a croce latina si deve ad una ristrutturazione del secolo scorso. L'interno della chiesa e costituito da 3 navate, in stile lombardo, con decorazioni ed affreschi di Luigi Morgari. La chiesa fu consacrata da mons. Macchi nel 1941.

Nei pressi della chiesa sorgeva anche una rocca, i cui ruderi erano ancora identificabili nel XX secolo. Nel centro storico si trova una pittura murale del XIX secolo, dedicata a Sant'Antonio Abate.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti

Amministrazione

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  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Masciago Primo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 10 dicembre 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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